Un ponte tra patrimonio, innovazione e sostenibilità: si è appena conclusa la ventiseiesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ospitata come di consueto presso il Next, ex Tabacchificio di Paestum.


L’evento ha ancora una volta sottolineato l’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale come risorsa per il futuro, ponendo l’accento sull’integrazione tra conservazione del passato e innovazione tecnologica.

I dettagli della XXVI Edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum

blankQuesta quattro giorni di incontri ha richiamato esperti italiani e internazionali per discutere temi che spaziano dalla tutela dei beni culturali alla promozione di pratiche turistiche sostenibili, offrendo anche visibilità a iniziative locali e alle nuove tecnologie nel turismo archeologico. Tra le novità presentate, la sezione dedicata ai Fondi europei per il patrimonio culturale ha evidenziato strategie e visioni in grado di valorizzare aree interne e siti poco noti attraverso la creazione di connessioni sostenibili. Una proposta innovativa è quella dell’intermodalità nelle aree rurali, che prevede la creazione di una rete tra i piccoli comuni, collegandoli ai principali poli turistici con mezzi sostenibili e navette, offrendo così un’alternativa all’overtourism che affligge i centri storici delle grandi città d’arte.

La BMTA 2024 ha visto un’attenzione particolare anche per il patrimonio sommerso del Sud Italia, con un focus dedicato a Baia, sito sommerso di grande rilevanza storica e culturale, oltre che ai 26 itinerari siciliani voluti dall’archeologo Sebastiano Tusa. A vent’anni dalla nascita della Soprintendenza del Mare in Sicilia, il suo lavoro resta un esempio significativo di come la tutela e la promozione possano andare di pari passo per la valorizzazione del patrimonio sommerso.

Il  futuro del turismo è digitale e inclusivo: l’Extended Destination

Innovazioni significative sono state presentate anche dal punto di vista tecnologico, con l’introduzione del concetto di “Extended Destination” da parte di Carraro Lab. Questa nuova visione, che include l’uso della realtà aumentata, della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale, consente ai turisti di immergersi in una dimensione ibrida, superando barriere fisiche e rendendo accessibili a tutti anche i siti più remoti o di difficile accesso. Secondo Gualtiero Carraro, CEO di Carraro Lab, le tecnologie estese permettono di “viaggiare nel tempo” e di esplorare virtualmente luoghi non raggiungibili per motivi logistici o di disabilità motoria, creando un turismo più inclusivo e sostenibile.

Questa nuova frontiera del “Meta Tourism” è stata anche protagonista all’European Tourism Day 2023 a Bruxelles e in altri eventi internazionali, dimostrando come l’Italia stia diventando un punto di riferimento nell’utilizzo della tecnologia per migliorare l’esperienza turistica. “Possiamo oltrepassare barriere architettoniche con il nostro smartphone, vedere qualcosa che il tempo ha distrutto o personaggi storici legati ai luoghi attraverso un visore“, ha spiegato Carraro. Questo approccio estende le destinazioni fisiche al mondo digitale, aprendo la strada a un modo più interattivo di vivere il patrimonio culturale.

Incontri  e confronti per promuovere la cultura

blankUn ruolo centrale all’interno della BMTA è stato ricoperto dal Ministero della Cultura, che ha organizzato oltre 36 incontri con 160 relatori provenienti da diversi ambiti culturali e scientifici. In uno spazio dedicato di 350 mq sono stati ospitati anche 14 laboratori didattici, mentre diversi parchi archeologici italiani, come il Colosseo, Pompei e Appia Antica, hanno partecipato con propri stand, affiancati da rappresentanze internazionali di alto profilo, come il Museo de Arqueología de Catalunya e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra del Vaticano.

Oltre all’Italia, erano presenti delegazioni di paesi come Cina, Siria, Tunisia e Guatemala, sottolineando come il dialogo culturale sia sempre più cruciale in un contesto globale. Le regioni italiane hanno inoltre contribuito con le proprie eccellenze: la Sicilia, per esempio, ha promosso Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025, mentre la Regione Campania ha messo in evidenza il patrimonio archeologico delle sue aree interne con uno stand curato dall’Assessorato al Turismo.

Un successo che guarda al futuro

L’edizione 2024 della BMTA ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di fungere da ponte tra passato e futuro, integrando tradizione e innovazione. Gli incontri e i progetti presentati hanno sottolineato come la cultura e il turismo possano prosperare attraverso un approccio sostenibile e inclusivo, offrendo prospettive inedite e strategie per valorizzare i territori meno noti.

In conclusione, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si conferma un appuntamento fondamentale per riflettere sul futuro del turismo culturale e per definire modelli di sviluppo che rispettino il passato e abbraccino il cambiamento.