Versamenti, compliance e ruoli: nel 2018 quali incassi per l’erario? Ecco i dati dell’Agenzia delle Entrate.
Durante i primi mesi di fatturazione elettronica sono stati 350 milioni i documenti inviati da 2,7 milioni di operatori, con una percentuale di scarto sempre più ridotta (3,85%).
Oltre 16 miliardi di euro di entrate da attività di controllo ordinarie, 1,9 milioni di lettere di compliance inviate con un gettito spontaneo di 1,8 miliardi (+38% rispetto al 2017 e +260% rispetto al 2016), risposte più veloci a tutte le istanze di interpello in scadenza (11.167), ammissione di nove grandi società al regime di adempimento collaborativo, 618 accordi patent box, servizi digitali sempre più utilizzati, ottimo esordio della fattura elettronica, andamento della riscossione sostanzialmente in linea con le previsioni di gettito: sono alcuni dei dati emersi oggi nel corso della presentazione dei risultati raggiunti e dei servizi offerti dall’Agenzia delle entrate e dall’Agenzia delle entrate-Riscossione nel 2018.
L’evento si è svolto a Roma presso la sede centrale dell’Agenzia: alla presenza dei vertici dell’Amministrazione finanziaria e del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, il direttore Antonino Maggiore ha illustrato dati e numeri relativi all’attività svolta lo scorso anno, non mancando di ringraziare i funzionari delle due Agenzie per l’impegno e la professionalità con cui hanno svolto e svolgono il proprio lavoro.
Risultati Agenzia delle entrate
Nella prima parte dell’evento sono stati illustrati i risultati raggiunti e i servizi offerti dall’Agenzia delle entrate.
Recupero dell’evasione
I dati del contrasto all’evasione sono stati suddivisi in due aree: la prima relativa alle ordinarie attività di recupero, la seconda, invece, riguardante le misure straordinarie.
Recupero ordinario da attività di controllo
Crescono le entrate da attività di controllo ordinarie, superando i 16 miliardi di euro (16,2), con un incremento dell’11% rispetto al 2017. In particolare, fanno registrare un aumento:
- le entrate da versamenti diretti (+10%)
- il recupero relativo ai ruoli ordinari riferibili all’Agenzia (4%)
- gli incassi da lettere per la compliance (+38%).
Recupero da misure straordinarie
Nel 2018 gli incassi derivanti dalle misure straordinarie di contrasto all’evasione (ad esempio, rottamazione e voluntary) hanno fatto segnare un flessione. Questi i dati:
- 100 milioni dalla definizione delle controversie tributarie (-87%)
- 2,59 miliardi dalla rottamazione di cartelle riferite all’Agenzia delle entrate (-41%)
- 300 milioni dalle procedure di voluntary 1 e bis (-25%).
Lettere per la promozione della compliance
Dal 2015, l’Agenzia, sulla base delle indicazioni provenienti dall’Ocse, ha messo in campo una innovativa strategia di dialogo fondata sull’invio di comunicazioni, con le quali i cittadini vengono avvisati della presenza di eventuali errori od omissioni riferiti alla propria posizione fiscale.
I destinatari delle lettere di compliance, quindi, possono verificare le informazioni in possesso dell’Amministrazione e mettersi in regola, beneficiando della riduzione delle sanzioni con il ravvedimento.
Nel 2018:
- sono state inviati 1,9 milioni di lettere
- si è registrato un gettito spontaneo di 1,8 miliardi di euro, con un incremento del 38% rispetto al 2017 e addirittura del 260% rispetto al 2016.
Contenzioso tributario
Risultati positivi arrivano anche dal fronte del contenzioso, in cui si è avuta un’ulteriore riduzione dei ricorsi in primo grado, passati dai 70mila del 2017 ai 68mila del 2018.
Attività interpretativa
Nel 2018, l’Agenzia ha risposto tempestivamente a tutte le istanze di interpello in scadenza entro l’anno (11.167), con una considerevole riduzione dei tempi di lavorazione:
- per il 91% degli interpelli ordinari, è stata fornita una risposta entro 80 giorni (a fronte del termine ordinario di 90 giorni)
- per il 96% degli interpelli probatori, è stata fornita una risposta entro 90 giorni (a fronte del termine ordinario di 120 giorni).
Tempi più rapidi anche per le risposte alle richieste di consulenza giuridica, all’86% delle quali è stato dato riscontro entro 90 giorni rispetto ai 120 previsti.
Attrattività degli investimenti
Sul fronte delle misure finalizzate ad attrarre risorse e capitali nel nostro Paese, il 2018 ha fatto registrare dati molto significativi. In particolare:
- 27 risposte alle istanze di interpello nuovi investimenti, con una previsione di investimenti pluriennali di circa 15 miliardi e ricadute occupazionali per circa 13mila posizioni lavorative
- ammissione di 9 grandi società al regime di adempimento collaborativo (cooperative compliance)
- 618 accordi patent box.
Gettito spontaneo dei tributi gestiti dall’Agenzia
Sul fronte delle entrate derivanti dai tributi gestiti dall’Agenzia, i numeri descrivono un continuo e progressivo incremento del gettito spontaneo, passato dai 414 miliardi del 2017 ai quasi 420 del 2018 (+1,4%).
Servizi
Nel 2018 è andato avanti il processo di modernizzazione e digitalizzazione dei servizi erogati dall’Agenzia a favore di cittadini e imprese. I numeri si confermano positivi e incoraggianti:
- 1,3 milioni (circa il 70% del totale) di registrazioni online dei contratti di locazione
- 17,5 miliardi di rimborsi erogati a famiglie e imprese (+8%)
- 8,4 milioni di contribuenti registrati ai servizi online (+20%)
- 9,4 milioni di contribuenti a cui è stata data assistenza in ufficio e 2,4 milioni quelli che hanno ricevuto assistenza telefonica (in entrambi i casi, i dati sono in crescita rispetto al 2017)
- in aumento anche le consultazioni delle banche dati catastali e delle banche dati ipotecarie.
Risultati Agenzia delle entrate-Riscossione
Nel 2018 l’andamento della riscossione è stato sostanzialmente in linea con le previsioni di gettito, facendo confluire nelle casse erariali 10 miliardi di euro, così ripartiti:
- 6,1 miliardi da ruoli di competenza dell’Agenzia delle entrate e di altri enti
- 3,91 miliardi dalla prima e dalla seconda rottamazione delle cartelle.
Le somme riscosse arrivano, per la maggior parte, da contribuenti con debiti superiori a 100mila euro e con debiti superiori a 10mila euro e fino a 50 mila euro (rispettivamente 55% e 21%). Solo l’1,8% arriva da contribuenti con debiti inferiori a 1.000 euro.
Nel 2018 sono state presentate oltre 950mila domande di adesione alla rottamazione-bis (da parte di 840mila contribuenti), la maggior parte delle quali (62%) trasmesse attraverso online (sito internet e Pec).
Per rendere più agevole l’accesso alle varie ipotesi di definizione agevolata, l’Agenzia delle entrate-Riscossione ha arricchito il proprio sito con nuove funzioni:
- consultazione dei debiti potenzialmente interessati dalla sanatoria
- calcolo degli importi da versare
- compilazione online della richiesta di adesione (Fai D.A.Te).
Il portale, ormai, è diventato uno sportello virtuale (8,5 milioni di pagine visitate e 5,3 milioni di accessi in area riservata), attraverso il quale si può:
- controllare la propria situazione debitoria
- chiedere la rateizzazione o la sospensione delle cartelle
- pagare, ricevere assistenza, prenotare un appuntamento allo sportello
- presentare la domanda di definizione agevolata.
Fattura elettronica
350 milioni di fatture elettroniche inviate da 2,7 milioni di operatori, percentuale di scarto che si è progressivamente ridotta fino a scendere al 3,85%: questi i principali dati relativi alla fattura elettronica registrati nei primi mesi di operatività del nuovo obbligo. Numeri che confermano il buon avvio dell’e-fattura e aprono nuove prospettive nel rapporto tra Amministrazione finanziaria, cittadini e imprese nell’ottica di una maggiore semplificazione e collaborazione.
La fattura elettronica rappresenta uno strumento utilissimo per intercettare e bloccare con maggior precisione e velocità i fenomeni di evasione e le frodi fiscali (soprattutto quelle più complesse e articolate), con risultati molto significativi dal punto di vista del recupero di risorse a beneficio di tutta la collettività. A tal proposito, l’Agenzia, grazie alle informazioni transitate attraverso il portale Fatture e corrispettivi, ha recentemente portato a termine un’importante operazione antifrode: l’attività di intelligence ha consentito di bloccare falsi crediti Iva per ben 688 milioni di euro.