Tributi vari ipotecari e catastali: via il contante, ora le alternative. Per facilitare il passaggio alle nuove modalità di pagamento, fino al prossimo 31 dicembre è previsto un periodo transitorio in cui saranno ancora possibili versamenti cash.
Imposte, tasse, tributi speciali e ogni altro corrispettivo dovuto per i servizi erogati dagli uffici provinciali-Territorio, a partire dal 1° luglio potranno essere pagati anche con altre modalità. Quelle dettate dal “collegato fiscale” (Dl 193/2016) e trasfuse nella norma che regola la riscossione di questo tipo di adempimenti (articolo 6, comma 3, Dlgs 237/1997) la quale prevede che, a partire dal prossimo 1° luglio, la riscossione dei diversi tributi di pertinenza dell’area Territorio dell’Agenzia delle Entrate avvenga attraverso:
– versamento unitario (modello F24)
– contrassegni sostitutivi
– carte di debito o prepagate
– modalità telematiche
– altri strumenti di pagamento elettronico.
Con il provvedimento 28 giugno 2017, l’Amministrazione finanziaria definisce le modalità e i termini di attivazione.
È l’Elide (F24 Versamenti con elementi identificativi) il modello eletto per effettuare il pagamento degli oneri in argomento e ottenere certificati, copie e attestazioni, estrazione di dati e riproduzioni cartografiche, e anche per presentare richieste di aggiornamento catastale. Ma perché proprio l’Elide? Perché tale modello è particolarmente idoneo per specifiche tipologie di pagamenti, in relazione alle quali sono necessarie informazioni che non trovano posto nell’F24 ordinario e, quando si tratta di immobili, sono indispensabili i relativi dati identificativi.
A breve, con risoluzione, verranno istituiti i codici tributo da utilizzare per i versamenti e fornite le istruzioni per la compilazione del modello.
Altra via per assolvere tasse ipotecarie e tributi speciali catastali saranno nuovi contrassegni telematici (“marca servizi”) rilasciati dagli intermediari convenzionati con l’Agenzia (ad esempio, le tabaccherie), da apporre sui modelli di richiesta di determinati servizi o sulle domande presentate agli uffici.
Il provvedimento, poi, ricorda che i pagamenti connessi all’erogazione di servizi catastali e ipotecari presso gli uffici provinciali-Territorio si possono e, inderogabilmente dal 1° gennaio 2018, si dovranno effettuare tramite Pos. Mentre, dal 1° ottobre 2017, non sarà più consentito il versamento anticipato delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali catastali mediante deposito interno all’ufficio.
Per quanto riguarda i professionisti, invece, questi potranno continuare a corrispondere tributi e ogni altro corrispettivo utilizzando le somme preventivamente versate sul conto corrente unico nazionale intestato all’Agenzia delle Entrate, secondo le indicazioni contenute nel provvedimento 2 marzo 2007 dell’allora Agenzia del Territorio.
Per facilitare il passaggio alle nuove modalità di pagamento, il provvedimento prevede, fino al prossimo 31 dicembre, un periodo transitorio durante il quale saranno ancora possibili versamenti in contanti o con titoli al portatore.
Infine, tenuto conto sia dell’estensione dei servizi telematici all’ambito catastale sia della reintroduzione dei diritti erariali per le visure (articolo 6, comma 5-septies, Dl 16/2012), il provvedimento odierno fornisce l’input per uniformare le modalità di consultazione on line di tali atti a quelle dettate per le ispezioni ipotecarie. E precisa che l’accesso diretto al sistema telematico dell’Agenzia per “interrogare” le banche dati ipotecaria e catastale è subordinato alla registrazione al portale di Poste italiane Spa, per versare i tributi relativi alla consultazione.