In 21 comuni delle province di Piacenza e Parma, i versamenti e gli adempimenti tributari, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e gli atti di accertamento esecutivi, in scadenza tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2016, vanno in standby, a causa delle eccezionali avversità meteorologiche che li hanno flagellati nei giorni 13 e 14 settembre dello scorso anno.
Lo stabilisce il decreto 12 febbraio 2016 firmato dal ministro dell’Economia e delle Finanze, anticipato sul sito del Df e in procinto di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
La disposizione di sospensione è diretta non soltanto alle persone fisiche che, nei giorni interessati dall’evento calamitoso, avevano la residenza o la sede operativa della propria attività nel territorio di uno dei comuni individuati dal Dm, ma anche alle aziende localizzate (con sede legale od operativa) in quegli stessi luoghi.
Restano invece fuori dallo stop le ritenute di competenza dei sostituti d’imposta, che devono ordinariamente operarle e versarle. A questi, tuttavia, in caso di impossibilità ad adempiere, è applicabile la disposizione di “salvaguardia” dettata dall’articolo 6, comma 5, del Dlgs 472/1997: “Non è punibile chi ha commesso il fatto per forza maggiore”.
I pagamenti e gli adempimenti sospesi dovranno essere effettuati in un’unica soluzione, entro il prossimo 15 luglio.
Questi i comuni interessati dal provvedimento:
- Provincia di Parma – Compiano, Varsi
- Provincia di Piacenza – Bettola, Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Gazzola, Lugagnano, Morfasso, Ottone, Piacenza (frazioni Borghetto, Roncaglia e Sant’Antonio località Case di Rocco), Podenzano, Ponte dell’Olio, Pontenure, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vigolzone.