Il Governo italiano ha introdotto nuove e rigorose norme per migliorare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, specialmente per quanto riguarda gli enti locali, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).


L’articolo 4-bis del Decreto Legge 13/2023 e le circolari della Ragioneria Generale del 2024 impongono agli enti locali una previsione di cassa accurata per garantire pagamenti tempestivi. La Corte dei Conti ha sottolineato l’importanza del rispetto dei tempi di pagamento, come stabilito dal Dlgs 231/2002 e dal Dl 66/2014, che prevedono che i fornitori possano richiedere pagamenti entro 30 giorni. Gli organi di revisione devono vigilare sull’aderenza a queste norme.

Analizziamo dunque le novità, partendo dall’ultima relazione semestrale della Corte dei Conti sul PNRR.

Relazione semestrale sul PNRR: stato di attuazione e prospettive

Il 9 maggio 2024, le Sezioni riunite della Corte dei Conti hanno approvato la Relazione semestrale, riferendo al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR al termine del 2023. La relazione è divisa in due sezioni principali. La prima analizza l’avanzamento procedurale degli investimenti e delle riforme, i flussi finanziari e i risultati raggiunti. La seconda sezione approfondisce il progresso nell’implementazione delle misure volte a colmare i divari di genere e generazionali, e analizza il nuovo capitolo REPowerEU.

Revisione del PNRR e nuovi obiettivi

Con la recente revisione, il PNRR ha visto un aumento delle risorse di 2,9 miliardi di euro, portando il totale a 194,4 miliardi. Le spese previste per il biennio 2025-2026 sono incrementate rispettivamente di 7 e 8,2 miliardi. È stato anche osservato un ribilanciamento delle tipologie di spese, con un aumento degli incentivi alle unità produttive e una riduzione dei lavori pubblici. La revisione mira a imprimere maggiore velocità alla realizzazione della spesa, sebbene imponga un attento monitoraggio nella ripartizione territoriale dei fondi.

Attuazione del PNRR: obiettivi e sfide

Al termine del 2023, tutti gli obiettivi europei e nazionali sono stati raggiunti in linea con la programmazione, con un tasso di raggiungimento dell’84%. Nel primo semestre del 2024, l’attuazione prosegue regolarmente, con poche misure segnalate come particolarmente complesse. La Corte dei Conti ha identificato difficoltà attuative solo per il 7% delle misure, dovute principalmente ai rapporti con enti territoriali, ritardi esecutivi e squilibri di mercato. Sono stati avviati interventi correttivi per superare queste difficoltà.

Flussi finanziari e liquidità

A fine 2023, i pagamenti effettuati sulle contabilità di tesoreria erano pari a circa 13,4 miliardi di euro, riguardando 172 misure. In molti casi, gli attuatori hanno dovuto fare ricorso a risorse proprie per avanzare la spesa. Le recenti normative potrebbero aiutare a superare eventuali ostacoli di liquidità, favorendo un’accelerazione della spesa. In oltre la metà delle misure censite, il tasso di attuazione della spesa è ancora in fase iniziale, spesso a causa di problematiche attuative diverse dalla liquidità.

Misure per giovani e donne

L’attuazione delle 61 misure volte a ridurre i divari di genere e generazionali è in linea con i programmi, con una maggiore concentrazione di progetti nel Mezzogiorno. A febbraio 2024, erano stati finanziati progetti per 28,3 miliardi di euro. Tuttavia, le procedure per la realizzazione dei lavori pubblici risultano più lente nel Mezzogiorno e in alcune regioni del Centro.

Capitolo REPowerEU e transizione verde

Il PNRR ha rafforzato il suo orientamento “green” con l’introduzione del capitolo REPowerEU, aumentando le risorse dedicate al settore energetico. Questa mossa è vista come opportuna, data l’urgenza della questione climatica. L’incentivazione diretta alle imprese è stata ampliata per garantire una spesa efficace e riconoscere il ruolo centrale delle aziende nella transizione energetica. Le proiezioni econometriche suggeriscono che l’Italia può continuare a ridurre i consumi energetici, anche con un tasso di crescita del PIL più robusto rispetto al passato.

Nuove regole per i tempi di pagamento degli enti locali in ambito PNRR

L’articolo 4-bis del Decreto Legge 13/2023, insieme alle circolari della Ragioneria Generale del 2024, introducono norme stringenti per assicurare la puntualità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, con un particolare focus sugli enti locali. Queste norme fanno parte delle riforme attuate nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mirano a migliorare l’efficienza finanziaria e la gestione delle risorse pubbliche.

Previsione di cassa accurata

Questa disposizione obbliga gli enti locali a effettuare una pianificazione precisa delle proprie disponibilità finanziarie. La previsione di cassa deve essere realistica e basata su dati affidabili, al fine di garantire che i fondi siano disponibili quando necessari per effettuare i pagamenti.

Programma dei pagamenti

Gli enti locali devono seguire un programma di pagamenti dettagliato che prevede scadenze precise per ogni transazione finanziaria. Questo programma deve essere rispettato rigorosamente per evitare ritardi nei pagamenti.

Strumenti di flessibilità

Per evitare ritardi nei pagamenti, gli enti locali possono ricorrere a strumenti di flessibilità finanziaria. Questi strumenti possono includere la rinegoziazione dei termini di pagamento con i fornitori, l’uso di anticipazioni di tesoreria o altre forme di gestione delle risorse finanziarie che permettano di mantenere la liquidità necessaria per rispettare le scadenze.

Monitoraggio

La Corte dei Conti ha un ruolo cruciale nel monitorare l’aderenza degli enti locali alle norme sui tempi di pagamento. Questo monitoraggio garantisce che i crediti siano pagati puntualmente, in linea con la legislazione vigente.

Normative di riferimento

Gli enti locali devono rispettare le disposizioni dei decreti legislativi n. 231/2002 e n. 66/2014. Questi decreti stabiliscono che i fornitori devono essere pagati entro 30 giorni dalla data di ricezione della fattura o dalla data di completamento del servizio. Se i pagamenti non vengono effettuati entro questo termine, sono previste sanzioni e interessi di mora.

Ruolo degli organi di revisione

Gli organi di revisione degli enti locali, come i revisori dei conti, hanno il compito di monitorare l’aderenza alle norme sui tempi di pagamento. Devono verificare che le previsioni di cassa siano accurate e che i pagamenti vengano effettuati nei tempi stabiliti, segnalando eventuali anomalie o ritardi.

Implicazioni per i fornitori

I fornitori hanno il diritto di richiedere il pagamento entro 30 giorni dalla fatturazione o dal completamento del servizio. Questo diritto è tutelato dalla normativa, e qualsiasi violazione può essere contestata formalmente, portando a sanzioni per l’ente pubblico inadempiente.

Documenti utili


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it