taglio-stipendi-parlamentariTaglio agli stipendi dei Parlamentari: qual è la situazione? Di Maio e Di Battista, in una diretta social fanno grandi promesse: ma nella maggioranza non sembrerebbero tutti d’accordo.


Di Maio e Di Battista hanno pubblicato sul proprio profilo Facebook un breve filmato in cui appaiono sulle piste da sci con cappello e giacca a vento. Nel fare gli auguri di buon anno a tutti i propri elettori ed agli italiani viene rilanciata con veemenza la proposta di taglio agli stipendi dei parlamentari.

 

Ecco il testo del post:

 

È stato un 2018 in cui abbiamo combattuto quella classe di italiani privilegiati che si è opposta al cambiamento. Quella classe privilegiata che ci sta combattendo anche in questi giorni, perché stiamo bloccando le pensioni d’oro e non solo; stiamo bloccando anche un sacco di cose che avevamo promesso che avremmo tagliato e lo stiamo facendo.

 

Oggi la cosa che posso augurarvi per il 2019 è di fare le cose che vi piacciono, fate sempre le cose che vi rendono felici, perché sicuramente sono stati anni difficili in cui abbiamo dovuto fare delle grandi battaglie, ma ci è sempre piaciuto combattere quei signori che utilizzavano i soldi pubblici o le leggi dello Stato per privilegiarsi di una serie di diritti di cui non dovevano godere.

 

Ripeto: fate le cose che vi piacciono, mettetelo alla base di qualunque cosa.

 

 

“C’è ancora tanto da fare, ieri vi abbiamo promesso che vi regaleremo una bella legge per tagliare gli stipendi a tutti i parlamentari”, aggiunge il ministro dello Sviluppo Economico parlando dalle piste da sci. Il disegno teorizzato dai due esponenti del M5S dovrebbe far seguito al taglio dei vitalizi dei parlamentari.

 

Le reazioni

 

Eppure la prima risposta è arrivata proprio dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini sull’argomento.

 

«Giusto tagliare sprechi e spese inutili, è nel contratto di governo e lo faremo. Ma per la Lega le priorità degli Italiani sono cose anche più. Avanti con il taglio delle tasse, estensione della Flat Tax e della pace fiscale, taglio della burocrazia e revisione del Codice degli Appalti, cancellazione definitiva della legge Fornero, approvazione dell’Autonomia e finalmente una legge nuova che garantisca il diritto alla legittima difesa».