split-payment-abolizioneSplit Payment: l’abolizione è una delle opzioni messe in conto dal Governo nel nuovo pacchetto di misure fiscali? A dirlo è Luigi di Maio.


Abolizione split payment per i professionisti: a prometterlo è il Ministro Luigi Di Maio durante un incontro. Novità già nel Decreto sulla proroga della fattura elettronica carburanti al 2019?

 

“Pronti ad abolire lo split payment, partendo dai liberi professionisti. Stiamo lavorando per inserire il provvedimento nel primo decreto legge sulle semplificazioni”.

 

È quanto ha dichiarato oggi il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, durante un incontro con una delegazione di Confprofessioni, che si è svolto presso la sede del Mise. Pertanto l’eliminazione dell’obbligo di scissione dei pagamenti sarà uno dei provvedimenti di semplificazione inserito nel decreto sulle semplificazioni che il Governo si appresta a varare, accanto all’abolizione dello spesometro e del redditometro.

 

“Abbiamo raccolto la disponibilità del ministro Di Maio su numerosi temi che abbiamo sollevato: dalla lotta alla precarietà all’occupazione giovanile, dal dumping sociale al professionista 4.0” afferma il presidente Stella. “Finalmente abbiamo trovato ascolto su un tema, quello dello split payment, sul quale ci siamo da subito battuti per eliminare un’ingiustizia che ci colpisce direttamente.”

 

Che cos’è lo Split Payment?

 

Dal 1 gennaio 2015  è in vigore la misura relativa alla cosiddetta scissione dei pagamenti (split payment), per cui i fornitori della PA emettono fattura ma non incassano l’IVA, che la PA versa direttamente al Fisco. La norma sullo split payment è contenuta nel comma 629, lettera b, dell’articolo 1 della Legge di Stabilita (legge 190/2014), che di fatto introduce l’articolo 17-ter del Decreto 633/1972; dal punto di vista operativo è regolamentata dal decreto attuativo del ministero dell’Economia del 23 gennaio 2015 pubblicazione nella GU del  3 febbraio 2015.

 

L’addio allo split payment è ormai uno dei cavalli di battaglia del ministro Di Maio, che ha rilanciato con Stella la cancellazione del meccanismo per tutti i professionisti. Questa potrebbe essere la strada che il governo pare intenzionato a imboccare subito, visto che si tratterebbe di un’operazione a costo ridotto per poche decine di milioni di euro. L’elevato costo per un addio totale impone una riflessione ulteriore che potrebbe tradursi in una serie di correttivi per favorire il recupero dei crediti Iva come la cessione dei crediti infrannuali, un ulteriore impulso ai tempi di rimborso, nonché la revisione al ribasso dei limiti per i visti di conformità.