Pubblicati i risultati del monitoraggio di Siope+: nei Comuni qual è lo stato di adozione attuale? Ecco tutti i dati.
Pubblicati, all’interno della sezione del sito della Fondazione Ifel “Siope+ – L’avvio per i Comuni. Istruzioni per l’uso”, i risultati del monitoraggio sullo stato di adozione di Siope+ nei Comuni.
L’attenzione è rivolta ai Comuni fino a 10.000 abitanti, attualmente impegnati nell’avvio di questa innovazione.Con cadenza settimanale si darà conto del numero di Comuni “attivi”, ossia impegnati nella fase di collaudo delle procedure, nonché del numero di quelli “pronti”. Questi ultimi, superata la fase di test, sono in grado di ordinare i propri incassi e pagamenti attraverso Siope+.
Si invitano i Comuni che stiano riscontrando problemi nell’attuazione delle previsioni legate a Siope+ a segnalarli all’indirizzo di posta elettronica siopeplus@fondazioneifel.it.
Lo stato di adozione di SIOPE+ nei Comuni a Ottobre 2018
Le amministrazioni pubbliche dovranno colloquiare con il proprio tesoriere esclusivamente in modalità telematica:
- utilizzando ordinativi informatici emessi secondo lo standard OPI (Ordinativo di Pagamento e Incasso) e gli Schemi XSD, emanati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID);
- trasmettendo gli ordinativi per il tramite dell’infrastruttura SIOPE+ e nel rispetto delle regole di colloquio definite da MEF, Banca d’Italia ed AgID.
L’avvio a regime è subordinato al superamento di alcune attività di collaudo (cfr. Piano di Collaudo) che possono essere svolte a partire da tre mesi prima dell’avvio a regime previsto per ciascun comparto di enti. I Comuni fino a 10.000 abitanti, invece, dispongono dell’ambiente di collaudo a partire dal 1° giugno 2018.
Agli enti che non sono in grado di aggiornare i propri sistemi informatici la Ragioneria Generale dello Stato rende disponibile un servizio gratuito per la predisposizione e trasmissione degli ordinativi informatici di incasso e pagamento (OPI) al nodo SIOPE+ realizzato dalla Banca d’Italia.