roamingRoaming nell’Unione Europea: i clienti dei provider europei potranno utilizzare i servizi di telefonia mobile e di traffico dati secondo il proprio piano tariffario nazionale. Ecco tutti i dettagli.


 

Scatta il conto alla rovescia: con l’arrivo dell’estate e delle vacanze, ha i giorni contati il roaming a pagamento. Da giovedì chiamate, sms e dati costeranno all’estero come a casa per chi viaggia nell’Ue.

 

Come già annunciato nel 2015, Parlamento, Consiglio e Commissione europei hanno raggiunto un’intesa, e ora i clienti dei provider europei potranno utilizzare i servizi di telefonia mobile e di traffico dati secondo il proprio piano tariffario nazionale, indipendentemente da dove si trovino in Europa.

 

Le disposizioni Ue prevedono l’abolizione del sovrapprezzo per le comunicazioni in roaming quando si è all’estero, ovvero appoggiandosi a uno degli operatori della nazione in cui ci si trova, il che consentirà ai consumatori di chiamare, inviare messaggi e utilizzare la rete mobile mentre sono in altri stati dell’Unione europea senza pagare tariffe aggiuntive. Il roaming like at home verrà introdotto nei 28 membri della Ue e anche nell’Area economica europea (poco dopo il 15 giugno), quindi in Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

 

Per chiamate e sms gli operatori non possono imporre limiti, dunque se si dispone di un’offerta illimitata, questa sarà valida anche all’estero. C’è invece la possibilità che, per quanto riguarda i dati, ovvero la navigazione su internet, l’operatore nazionale possa avvisare il cliente di alcuni limiti all’utilizzo all’estero, anche quando in Italia si ha un’offerta con dati illimitati. In ogni caso l’operatore dovrà informare in anticipo gli utenti di questi limiti.

 

Bisogna considerare che l’obiettivo è agevolare le comunicazioni quando si è in viaggio: non è consentito il roaming permanente, sottoscrivendo un abbonamento nel luogo che offre le condizioni più vantaggiose per utilizzarlo poi nel proprio paese.

 

Non per nulla il regolamento stabilisce che gli operatori possano monitorare che la presenza del cliente sul territorio nazionale sia prevalente rispetto a quella in altri stati; dopo 4 mesi consecutivi di utilizzo in un paese estero è possibile applicare un sovrapprezzo ai servizi in roaming (3,2 centesimi al minuto per le chiamate voce, un centesimo per sms e 7,7 euro per Gb di dati).

 

Da giovedì possiamo sfruttare il nostro piano tariffario anche all’estero: niente più schede prepagate da comprare appositamente per i viaggi all’estero, niente più extracosti. In Italia alcune compagnie telefoniche hanno già iniziato negli scorsi mesi a non far pagare i costi di roaming.

 

A vigilare sulla corretta applicazione del nuovo regolamento saranno i garanti delle Tlc nazionali, oltre a Bruxelles.