bonifica tributiL’informazione digitale offre strumenti sempre più performanti nel trattamento dei dati e in grado di assicurare risultati impensabili sino a pochi anni fa. Tra gli ambiti della Pubblica Amministrazione, è nella fiscalità locale e in particolare nel campo dei tributi, che tali risorse ed opportunità si rendono maggiormente evidenti.


 

L’elaborazione di architetture applicative capaci di ospitare, all’interno di uniche suite operative, tutti gli strumenti di supporto necessari a gestire diverse posizioni contributive (TARSU, TIA, TARES, TARI, ICI, IMU, TASI, OSAP, PPA), consente una visione d’insieme utile a governare informazioni di carattere amministrativo, dati anagrafici, alfanumerici (Dati Catastali) e cartografici attraverso menu contestuali semplici e immediati offrendo, di fatto, una sistemazione completa e affidabile della posizione tributaria del cittadino.

 

Tuttavia, al fine di pervenire ad una gestione logica in grado di rispondere ai dettami dell’efficienza operativa, è fondamentale la certezza del dato e la non ripetibilità di esso. Occorre dunque operare una “messa in ordine”, vale a dire una bonifica delle informazioni presenti nelle banche dati tributarie degli Enti, spesso non propriamente attendibili a causa di frequenti disfunzioni maturate nel corso del tempo quali nominativi errati che generano codici fiscali diversi, o difformità in relazione con altre banche dati, o anche banali errori di digitazione e così via, tutte condizioni che rendono difficoltosa, se non impossibile l’esigibilità del tributo.

 

La piattaforma digitale, tramite le sue funzioni dedicate, consente di superare tali criticità poiché integra al suo interno raffinati strumenti di confronto e di incrocio, fornendo a supporto, procedure essenziali per la bonifica automatica dei codici fiscali, delle anagrafiche, dello stradario comunale e dei dati alfanumerici in relazione alle posizioni contributive presenti in banca dati: tale operazione può fornire una totale e veritiera integrazione di tutti i dati relativi al contribuente.

 

La bonifica tributaria è realizzabile dalla software-house responsabile dell’applicativo tramite un collegamento remoto con il server dell’Ente, sì da risparmiare spazio e personale dello stesso, pervenendo all’attenta correzione dei dati.

 

Le amministrazioni che si decidono per le attività di bonifica si mettono nella condizione di realizzare entrate importanti e spesso smarrite nel disordine dei dati accumulati nel tempo.

 

Ignorare l’importanza che ha fare ordine tra gli elenchi dei contribuenti procura banche dati sclerotizzate, si generano così risorse tributarie ridotte e un conseguente impoverimento dell’ente, che va incontro a una limitata capacità di erogare servizi in efficacia ed economia.

 

L’applicativo in oggetto è pensato non solo per offrire all’ente certezza in virtù della legittima esigibilità del tributo, ma va incontro anche ai desiderata del cittadino favorendo l’accrescimento dell’equità contributiva attraverso l’efficientamento dei processi operativi di supporto.

 

Imposte e tasse potranno così essere imputate al contribuente solo ed esclusivamente in relazione a quanto posseduto e ricevuto, sollevando l’Ente dal dover ricorrere a valutazioni “forfettarie” in eccesso rispetto ai costi di gestione per via di mancati introiti generati da banche dati inefficienti.

 

Mai come oggi, attraverso l’impiego di tali moduli inglobati all’interno di uno spazio logico condiviso, è perseguibile il motto  “pagare tutti per pagare meno”.

 

 

http://www.golemict.com/territorioservizi/bonifica-banca-dati-tributaria/