proroga-contabilita-piccoli-comuni-decreto-crescitaProroga Contabilità Piccoli Comuni, nel Decreto Crescita sarà inserito un emendamento apposito, in fase di conversione della legge, che farà slittare l’obbligo per i Comuni sotto i 5000 abitanti.


Arriva, forse, l’assenso alla richiesta più volte sollecitata, che giovedì 11 aprile, per bocca del coordinatore nazionale dei piccoli Comuni, Massimo Castelli, ha chiesto di “dare seguito concreto a quanto assicurato a parole”. In fase di conversione, in fatti, la proroga alla contabilità dei Piccoli Comuni sarà inserita nel Decreto Crescita.

Proroga Contabilità Piccoli Comuni nel Decreto Crescita

“Il Governo si è impegnato a rinviare la contabilità economico patrimoniale per i piccoli Comuni, ovvero quelli sotto i 5.000 abitanti. A tal fine sarà presentato apposito emendamento in fase di conversione del Decreto Crescita”.

Lo dichiarano, in una nota, i viceministri dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli e Massimo Garavaglia.

Si ricorda che, secondo il decreto legislativo n. 118 del 2011, è stata delineta una ampia e organica riforma di contabilità degli enti territoriali, diretta a garantire la qualità e l’efficacia del monitoraggio e del consolidamento dei conti pubblici ed a superare la sostanziale incapacità dell’allora vigente sistema contabile di dare rappresentazione ai reali fatti economici. La riforma stabilisce, dunque, per regioni ed enti locali, l’adozione di regole contabili uniformi, di un comune piano dei conti integrato e di comuni schemi di bilancio, l’adozione di un bilancio consolidato con le aziende, società o altri organismi controllati, la definizione di un sistema di indicatori di risultato semplici, misurabili, nonché l’affiancamento, a fini conoscitivi, di un sistema di contabilità economico-patrimoniale al sistema di contabilità finanziaria.

Regole che, tuttavia, hanno incontrato l’ostilità dei Piccoli Comuni, che non hanno potuto adeguarsi al carico burocratico e hanno ripetutamente chiesto di avere più tempo per semplificare obblighi e normativa.

L’appello dell’ANCI

“Come è noto – dice l’Anci – anche a seguito di precedenti annunci riportati dalla stampa, molti Comuni di piccole dimensioni hanno proceduto all’elaborazione dei rendiconti 2018 senza la documentazione relativa alla contabilità economico-patrimoniale. La norma che sancisce il rinvio è ora in dirittura d’arrivo ed è quindi auspicabile che ciò sia tenuto nel debito conto da parte degli organi di controllo, così da evitare l’avvio di procedure di infrazione basate su una normativa in via di superamento. In questo senso, in occasione di una recente seduta della Conferenza Stato-Città, il presidente, sottosegretario Stefano Candiani, ha formulato l’impegno ad informare i prefetti sull’imminente approvazione della norma di rinvio. Sarebbe infatti paradossale che la mancata presentazione dei rendiconti economico-patrimoniali comportasse conseguenze sull’operatività dei Comuni, evidentemente contrarie all’indirizzo politico, più volte espresso e ormai in fase di recepimento in una norma”.