Favorevoli 297 deputati, contrari 93, 4 astenuti. L’approvazione definitiva del provvedimento è prevista prima di Natale. Il ministro dell’Economia: “Dopo otto anni il debito torna a scendere, dal primo gennaio calano le tasse”.
I voti a favore sono stati 297, quelli contrari 93. Quattro gli astenuti. La seduta è stata sospesa e riconvocata alle 3 di notte per l’ultima votazione della nota di variazione approvata dal governo e dalla commissione Bilancio.
Revisione delle imposte sul mattone con abolizione della Tasi sulla prima casa, dell’imu agricola e sui macchinari imbullonati, rinnovo dei contratti per il pubblico impiego (con poche risorse però), riapertura del dossier pensioni con l’introduzione del part-time per chi è prossimo alla pensione, opzione donna per tutto il 2015 ed approvazione della settima salvaguardia per 26.300 lavoratori. Ancora: proroga degli sgravi contributivi per i lavoratori assunti a tempo indeterminato con un format però ridotto rispetto a quello attualmente vigente, diviene più conveniente il regime forfettario per gli autonomi e il congelamento al 27% per un altro anno delle aliquote contributive della gestione separata, misure per il sociale (90 milioni di euro per il Dopo di Noi e 400 milioni per il fondo delle non autosufficienze), canone rai in bolletta.
Sono queste le principali voci che entrano ufficialmente nella legge di stabilità per il 2016.
La manovra tornerà al Senato in terza lettura per essere approvata in via definitiva prima di Natale.
Le principali misure:
Clausole di salvaguardia – vengono rimossi i previsti aumenti dell’Iva e delle accise che sarebbero dovuti scattare all’inizio del 2016 (16,8 miliardi, circa 1 punto percentuale del PIL).
Tasi e Imu – si abolisce la Tasi sugli immobili residenziali adibiti ad abitazione principale (ad esclusione degli immobili di particolare pregio, ville e castelli), che interessano circa l’80 per cento dei nuclei familiari. Lo sgravio fiscale complessivo ammonta a circa 3,5 miliardi. Si elimina l’Imu sui terreni agricoli (405 milioni) e sui macchinari d’impresa cosiddetti ‘imbullonati’ (sgravio di 530 milioni). La Tasi viene abolita anche per gli inquilini che detengono un immobile adibito a prima casa. Sugli immobili locati a canone concordato i proprietari verseranno Imu e Tasi ridotta del 75%. I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la conseguente perdita di gettito.
Irap – dal 2016 viene azzerata per i settori dell’agricoltura e della pesca.
Accertamenti fiscali – sono allungati di un anno i termini per l’accertamento dell’Iva e delle imposte sui redditi. Si passa quindi dal 31 dicembre del quarto anno al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione contestata. Nel caso di dichiarazione Iva nulla i termini per l’accertamento diventano gli stessi di quelli già previsti per la mancata dichiarazione: l’accertamento può essere effettuato fino all’ottavo anno successivo. Viene abolita la norma che raddoppia i termini per l’accertamento dell’iva e delle imposte dirette nel caso in cui la violazione comporti l’obbligo di denuncia per reato tributario.
Edilizia – per favorire il rilancio del settore delle costruzioni, vengono prorogate le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari (detrazione del 50%) e finalizzate al risparmio energetico (65%).
Nella stessa direzione si muove la possibilità concessa ai Comuni di utilizzare una parte degli avanzi di cassa per effettuare investimenti in deroga alla regola che impone loro il pareggio del bilancio. Nel complesso, si delinea un insieme di interventi che, congiuntamente all’azione di accelerazione dei tempi di realizzazione delle infrastrutture e dei progetti cofinanziati, dovrebbe porre termine alla stagnazione che da vari anni caratterizza il settore delle costruzioni.
Investimenti privati – si introduce il cosiddetto ‘superammortamento’, ossia una maggiorazione del 40 per cento del costo fiscalmente riconosciuto per l’acquisizione (dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016) di nuovi beni strumentali, in modo da consentire l’imputazione al periodo d’imposta di quote di ammortamento e canoni di locazione finanziaria più elevati. Questa misura, immediatamente attiva e di semplice applicazione è direttamente mirata ad incentivare le imprese a crescere ed investire per il futuro.
Sud – Il Governo ritiene che nel Mezzogiorno sia necessario migliorare l’implementazione delle politiche nazionali. In questo quadro, analogamente alla misura del Superammortamento valida sull’intero territorio nazionali, si introducono benefici fiscali aggiuntivi nella forma di un credito d’imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. La misura dell’agevolazione è differenziata in relazione alle dimensioni aziendali: 20 per cento per le piccole imprese, 15 per cento per le medie imprese, 10 per cento per le grandi imprese. Il tetto massimo per ciascun progetto di investimento agevolabile è di 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, di 5 milioni per le medie imprese e di 15 milioni per le grandi imprese. La norma vale 617 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019. Sarà un provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate a definire le modalità di richiesta del credito da parte dei soggetti interessati.
A favore del Mezzogiorno sono anche le misure della Legge di Stabilità volte a superare il patto di stabilità interno e a attivare meccanismi di gestione del bilancio che consentono di disporre complessivamente di risorse pari a 11 miliardi per investimenti pubblici, di cui più di 7 per il Sud.
Sono poi previsti specifici interventi per la Terra dei Fuochi e l’area di Bagnoli.
Avviamento attività – Si stabiliscono incentivi alle aggregazioni aziendali per favorire la crescita della dimensione delle imprese, consentendo ai contribuenti di ridurre il periodo di ammortamento previsto per l’avviamento e i marchi d’impresa da 10 a 5 quote.
Ires – Il percorso di alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese continuerà nel 2017 anche attraverso la riduzione dell’aliquota d’imposta sui redditi delle società (IRES). Dal 1° gennaio 2017 quest’ultima viene ridotta dal 27,5 al 24%. Questo provvedimento, che fa seguito alla detassazione dal 2015 della componente del costo del lavoro assoggettata all’IRAP, mira a condurre il prelievo sui risultati di impresa verso i livelli medi europei.
Canone Rai – si riduce da 113,500 euro a 100 euro e si pagherà con la bolletta elettrica.
Sgravi fiscali sulle assunzioni – si agisce con la prosecuzione, in forma ridotta (al 40%), degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2015 ha prodotto effetti importanti e ha accompagnato le riforme introdotte nel mercato del lavoro con il cd Jobs Act.
A queste misure si affiancherà la detassazione del salario di produttività, volta a favorire la negoziazione salariale di secondo livello.
Istruzione – La manovra di bilancio include importanti interventi per l’istruzione, la ricerca e il sistema della cultura. Si intende premiare il merito e accrescere il livello delle nostre università. Questi interventi completano lo sforzo in favore della creazione di capitale umano effettuato con la Buona Scuola, operante dall’anno scolastico 2015-16.
Pensioni – la legge di stabilità interviene per tutelare alcune fasce di soggetti prossimi al pensionamento in condizioni di disoccupazione. In particolare, in chiave di flessibilità, si garantiscono misure di salvaguardia per una quota residua di ‘esodati’ e si prevedono misure agevolative per le donne che intendano lasciare il lavoro con 35 anni di contributo a fronte di una decurtazione del trattamento pensionistico (“opzione donna”). Si introduce inoltre una misura volta a favorire il ricambio generazionale attraverso l’utilizzo della leva del part time per i lavoratori vicini al pensionamento. Va rilevato che non viene modificato l’assetto del sistema pensionistico e che le misure sono finanziate nell’ambito del sistema previdenziale, in parte estendendo l’intervento sull’indicizzazione delle pensioni introdotto nel 2013.
In tema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici viene stabilito il principio secondo cui, nel caso si registrasse per un dato anno un tasso di inflazione negativo, comunque le prestazioni previdenziali e assistenziali in sede di adeguamento nell’anno successivo non potranno subire riduzioni
No-tax area – per i pensionati viene anticipato al 2016 innalzamento della soglia di reddito al di sotto della quale non si paga l’irpef. Nel dettaglio, per gli ultrasettantacinquenni la soglia sale da 7.750 euro a 8.000 euro, per i pensionati sotto i 75 anni la soglia sale da 7.500 a 7.750 euro.
Tutela lavoratori – viene prorogata al 2016 l’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto iscritti alla gestione separata INPS (c.d. DIS-COLL), al fine di garantire una protezione in caso di perdita del lavoro per i giovani precari;
Infanzia – sono estese al 2016 le misure di congedo di paternità e il riconoscimento di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri per l’accesso a servizi per l’infanzia, con estensione della possibilità di beneficiare di voucher anche alle lavoratrici autonome.
Sicurezza – sono stanziati 300 milioni di euro per l’ammodernamento delle strumentazioni e delle attrezzature dei comparti difesa e sicurezza e per gli investimenti volti ad adeguare le capacità di contrasto al terrorismo. Per rafforzare la cyber security è prevista una dotazione di 150 milioni. Al personale delle forze di polizia e delle forze armate, per il riconoscimento dell’impegno profuso per fronteggiare le eccezionali esigenze di sicurezza nazionale, viene corrisposto un contributo straordinario pari a 80 euro netti al mese. Persegue l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei cittadini anche il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana, per il quale sono stanziati 500 milioni- Il programma include anche lo sviluppo di pratiche per l’inclusione sociale, la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, l’adeguamento delle infrastrutture legate ai servizi sociali.
Cultura – vengono resi immediatamente utilizzabili dai Comuni 500 milioni per interventi di edilizia scolastica. Ai giovani che nel 2016 compiono 18 anni si attribuisce una Carta elettronica di importo di 500 euro, da utilizzare per l’ingresso a musei, teatri, cinema, mostre. Viene inoltre incrementato di 50 milioni di euro il Fondo per la concessione di borse di studio.
Carta famiglia – la card, istituita a partire dal 2016, è rivolta alle famiglie che ne fanno richiesta, costituite da cittadini italiani o stranieri regolarmente residenti in Italia con almeno tre figli minori a carico. La carta, emessa dai Comuni secondo criteri fissati con un successivo decreto ministeriale, viene erogata in base all’ISEE e consente l’accesso a sconti o tariffe agevolate per l’acquisto di beni e servizi. La card può essere utilizzata anche per costituire gruppi di acquisto familiare, gruppi di acquisto solidale o per usufruire di biglietti o abbonamenti familiari a servizi di trasporti, culturali, sportivi, turistici. I partner potranno valorizzare la loro partecipazione all’iniziativa a scopi promozionali o pubblicitari.