A partire dal 30 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate introdurrà nuovi codici per facilitare le formalità degli atti inseriti nei registri immobiliari italiani.


Questa novità è stata formalizzata con il provvedimento firmato da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia, che stabilisce l’adozione di tabelle contenenti i codici-atto necessari per trascrizioni, iscrizioni e annotazioni.

Il provvedimento si basa sulle attribuzioni conferite al direttore dell’Agenzia delle Entrate dalle disposizioni normative. A seguito dell’evoluzione normativa sopravvenuta rispetto all’ultimo aggiornamento delle suddette tabelle, effettuato con la circolare dell’Agenzia delle entrate del 17 giugno 2015, n. 24/E, si rende ora necessario procedere all’individuazione di ulteriori codici atto in relazione a nuove fattispecie soggette a pubblicità, tra le quali quelle introdotte dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza e dalla cosiddetta “riforma Cartabia” del processo civile.

Le tabelle sono state dunque aggiornate per rispecchiare le modifiche legislative recenti e per definire in modo più dettagliato alcune formalità già esistenti.

I nuovi codici dell’Agenzia delle Entrate per gli atti immobiliari

Il provvedimento prevede l’adozione di tre tabelle principali:

  • Tabella degli atti soggetti a trascrizione
  • Tabella degli atti per iscrizioni
  • Tabella dei tipi di annotazione

L’obiettivo è migliorare la precisione e la chiarezza nelle operazioni di registrazione e annotazione nei registri immobiliari.

Disponibili anche i rispettivi codici-atto e descrizioni da utilizzare per identificare l’evento giuridico da rendere pubblico. Le note e le domande sono infatti strutturate in quattro sezioni (in precedenza “quadri”):

  • Sezione A: che comprende i dati relativi al titolo, alla convenzione, all’ipoteca o all’annotazione
  • Sezione B: in cui il richiedente la formalità riporta i dati relativi agli immobili oggetto dell’atto
  • Sezione C: che deve contenere i dati identificativi dei soggetti ed i relativi diritti reali con le rispettive quote, con riferimento agli immobili elencati nel quadro B
  • Sezione D: dedicata a eventuali altre informazioni, non codificabili nelle precedenti sezioni, ritenute ugualmente necessarie per una compiuta pubblicità immobiliare.

Le nuove codifiche, elencate nell’allegato al provvedimento, saranno obbligatorie per tutte le note di trascrizione, iscrizione e domande di annotazione a partire dalla data sopra indicata. Questo aggiornamento si inserisce nel contesto più ampio di modernizzazione dei servizi di pubblicità immobiliare avviato dalla legge del 1985.

Con l’introduzione di queste nuove codifiche, l’Agenzia delle Entrate mira a migliorare l’efficienza e la trasparenza dei registri immobiliari italiani, rispondendo alle esigenze di un sistema normativo in continua evoluzione. Gli operatori del settore e i cittadini interessati sono invitati a familiarizzare con le nuove disposizioni per garantire la corretta gestione delle pratiche immobiliari dopo il 30 settembre 2024.

Alcuni esempi di atti immobiliari

Gli atti immobiliari sono documenti giuridici che riguardano diritti reali immobiliari, ovvero diritti che si riferiscono a beni immobili come terreni e edifici. Questi atti sono fondamentali per trasferire, modificare o costituire diritti di proprietà o altri diritti reali sugli immobili. Alcuni esempi di atti immobiliari includono:

  1. Atto di compravendita, che trasferisce la proprietà di un immobile da un venditore a un acquirente.
  2. Atto di donazione, con cui una persona trasferisce gratuitamente la proprietà di un immobile a un’altra persona.
  3. Atto di mutuo ipotecario, che regola il finanziamento di un immobile garantito da un’ipoteca.
  4. Atto di successione, che regola la trasmissione di proprietà immobiliare in seguito alla morte di una persona.
  5. Atto di divisione, che suddivide un immobile tra più proprietari, ad esempio in seguito a una successione o a un accordo tra co-proprietari.
  6. Atto di costituzione di servitù, che istituisce un diritto di uso o di godimento su un immobile a favore di un’altra proprietà (ad esempio, un diritto di passaggio).
  7. Atto di permuta,  che disciplina lo scambio di proprietà immobiliari tra due o più parti.

Il testo del provvedimento e gli allegati