certificazione_unicaPiù tempo per la consegna al dipendente, ma anche nuovi spazi per i premi di risultato, i lavoratori trasferiti in Italia, i rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione. Tutto questo nella Certificazione Unica 2017.

 


 

 

È on line, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la bozza della Certificazione unica 2017, relativa ai redditi 2016, e delle relative istruzioni. I sostituti d’imposta potranno, in tal modo, cominciare a prendere confidenza con il nuovo modello Cu ordinario, nel quale hanno trovato adeguato recepimento le diverse recenti novità normative.

 

Tra queste, innanzitutto, la data di consegna al dipendente, che il Dl 193/2016 (decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2017) ha spostato al 31 marzo; resta invece invariata la scadenza del 7 marzo per l’invio all’Agenzia delle Entrate dei dati contenuti nelle certificazioni.

 

Il modello CU 2017, inoltre, contiene nuove sezioni per gestire alcune casistiche specifiche, come quella dedicata alle somme erogate per premi di risultato, per le quali, visto il neo-sistema di tassazione agevolata, si è reso necessario prevedere uno spazio ad hoc. La novità normativa è stata introdotta dalla Stabilità 2016 che, per i dipendenti del settore privato, ha disposto l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali del 10% per le somme percepite a titolo di premi di risultato. Beneficio, che è stato esteso anche alla partecipazione agli utili dell’impresa da parte dei lavoratori. Questi, inoltre, hanno anche la possibilità di richiedere i premi sotto forma di benefit detassati. Il regime è riservato a coloro che, nell’anno precedente a quello di percezione delle somme agevolate, non hanno superato il tetto di 50mila euro di reddito.

 

Inseriti nuovi campi anche per il regime speciale a favore dei lavoratori “impatriati”, quelli, cioè, che trasferiscono la residenza in Italia. In presenza di determinate condizioni (articolo 16 del Dlgs 147/2015), il loro reddito di lavoro dipendente prodotto nel territorio dello Stato concorre alla formazione del reddito complessivo nella misura del 70%.

 

Una nuova sezione, infine, anche per gestire i dati relativi ai rimborsi di beni e servizi effettuati dal datore di lavoro, non soggetti a tassazione (articolo 51, comma 2, lettere f-bis ed f-ter, del Tuir).