milleproroghe-comuni-accolto-emendamento-gestioni-associate‘Milleproroghe’, accolto emendamento Anci su gestioni associate. Pella: “bene , ora avviare riordino governance”.


“Esprimo soddisfazione per l’inserimento nel Milleproroghe dell’emendamento Anci per i piccoli Comuni che proroga, tra l’altro, al 30 giugno 2019 l’obbligo della gestione associata delle funzioni fondamentali”. Così il vicepresidente vicario Anci e Sindaco di Valdengo, Roberto Pella, commenta il via libera delle Commissioni riunite Bilancio e Affari Costituzionali della Camera all’emendamento Anci a sostegno dei piccoli Comuni di cui lo stesso Pella è stato promotore e primo firmatario.

 

“Un emendamento di buon senso che speriamo permetterà di avviare un tavolo tecnico-politico con il governo finalizzato al riordino della governance dei piccoli Comuni e alla semplificazione amministrativa e contabile  e di dare concretezza all’Agenda Controesodo di Anci. Un emendamento – spiega ancora Pella – condiviso da tutti i gruppi parlamentari di opposizione perché tratta argomenti significativi per la vita quotidiana dei piccoli Comuni. Viene infatti rinviata – rimarca il vicepresidente Anci – l’entrata in vigore dell’obbligo della gestione associata, che auspichiamo porti al riordino della governance dei comuni di minore dimensione demografica, nonché a dare attuazione  ai provvedimenti contro lo spopolamento. Ringraziamo il Governo e le forze politiche rappresentate nelle commissioni per aver accolto la nostra proposta. Chiediamo ora l’impegno – conclude Pella – a proseguire questo cammino, per dare autonomia ai sindaci nell’organizzazione delle proprie funzioni, rilanciando allo stesso tempo un programma a favore delle unioni di Comuni”.

 

Soddisfazione esprime anche il coordinatore nazionale piccoli Comuni Anci, Massimo Castelli.

 

“Un segnale atteso da tempo dai nostri piccoli Comuni – dice – spesso letteralmente “ingessati” per dover rispondere a numerose e ripetitive richieste di altre PA per obblighi e adempimenti burocratici che frequentemente hanno una scarsissima utilità concreta. Ma ciò che ci amareggia maggiormente è la conseguente difficoltà di erogare e fornire i servizi di qualità alle nostre popolazioni, considerando l’esiguità del personale di cui siamo in gran parte ormai dotati e il loro crescente impegno a rispondere a richieste burocratiche, questionari di ogni tipo ed adempimenti sempre più gravosi”.