La Corte Costituzionale ha stabilito che le Regioni hanno il diritto di applicare l’imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo anche alle concessioni rilasciate dalle Autorità di sistema portuale (AdSP).
Questa decisione, contenuta nella sentenza n. 131 del 2024, conferma la legittimità della normativa della Regione Lazio, respingendo le obiezioni sollevate dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Roma.
La controversia riguardava infatti la legittimità della legge regionale del Lazio n. 2 del 2013, che estendeva l’applicazione dell’imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo anche alle concessioni rilasciate dalle Autorità di sistema portuale (AdSP).
Imposta sulle concessioni marittime anche per quelle rilasciate dalle Autorità Portuali
La Corte ha dichiarato infondati i dubbi sulla compatibilità della legge regionale con gli articoli 3 e 53 della Costituzione, sottolineando che non esiste violazione dei principi di ragionevolezza e capacità contributiva e che non si configura una doppia imposizione. Inoltre, non c’è contrasto con l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, che riguarda la coerenza con i principi fondamentali stabiliti dalla legge n. 49 del 2009.
La decisione chiarisce che la norma contestata non introduce un nuovo tributo regionale autonomo, come sostenuto dai ricorrenti, ma si riferisce a un tributo già ceduto alle Regioni secondo l’articolo 8, comma 1, del decreto legislativo n. 68 del 2011. La Corte ha rilevato che l’intento del legislatore statale era quello di includere anche le concessioni rilasciate dalle AdSP nella cessione del tributo alle Regioni.
In sintesi, poiché il tributo è stato trasferito alle Regioni dallo Stato, è quest’ultimo a determinare le modalità della sua applicazione. Di conseguenza, le Regioni hanno l’autorità di applicare la normativa senza infrangere i principi fondamentali di autonomia e competenza.
La decisione rappresenta pertanto un importante chiarimento riguardo alle competenze fiscali regionali e conferma la possibilità per le Regioni di gestire le imposte sui beni del demanio marittimo inclusi i diritti concessori delle Autorità portuali.