Il nuovo Testo Unico in materia di versamenti e riscossione, adottato con il decreto legislativo 33/2025, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 71 – Suppl. Ord. n. 8/L).


Questa riforma rappresenta un intervento significativo volto a riordinare e semplificare la disciplina in materia, superando la complessità normativa precedente e armonizzando le disposizioni legislative esistenti. L’entrata in vigore è fissata al 1° gennaio 2026.

Il nuovo impianto normativo, strutturato in 13 titoli per un totale di 243 articoli, introduce un sistema più organico e coerente rispetto alla precedente frammentazione delle norme. Oltre al testo principale, il decreto comprende allegati che dettagliano tabelle esplicative, riferimenti normativi e disposizioni di carattere transitorio. Tra le tematiche regolamentate, spiccano la disciplina della riscossione spontanea, con particolare attenzione alle modalità di compensazione e versamento unitario, e la riscossione coattiva, ridefinita adesso con criteri più chiari riguardo ai termini, alle notifiche e alle cause di estinzione del debito tributario. Inoltre, viene dedicata una sezione al sistema delle garanzie e dei rimborsi, così come alle norme di assistenza reciproca in ambito europeo e alle disposizioni applicabili in sede concorsuale.

Testo Unico su versamenti e riscossione in Gazzetta Ufficiale: tutte le novità

L’intervento normativo porta con sé una serie di novità rilevanti. Tra queste, si evidenzia l’obbligo per i titolari di partita IVA di utilizzare esclusivamente i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate per effettuare versamenti con compensazione.

Un altro aspetto significativo riguarda la conferma della preclusione dell’autocompensazione in presenza di ruoli definitivi superiori a 1.500 euro, consolidando così un principio già esistente ma ora meglio sistematizzato all’interno del quadro normativo.

In materia di riscossione, si introduce  un meccanismo di discarico automatico delle quote non riscosse da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Secondo questa nuova disposizione, i crediti affidati a partire dal 1° gennaio 2025 e non riscossi entro il termine del quinto anno successivo risulteranno automaticamente discaricati in base a criteri stabiliti da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Inoltre, si rafforza il sistema di controllo sui crediti utilizzati in compensazione, con l’introduzione di sanzioni più incisive nei casi di irregolarità o violazioni connesse ai visti di conformità.

Un’ulteriore misura di rilievo riguarda la riduzione delle spese per tasse e diritti in caso di riscossione coattiva. In particolare, le somme dovute per atti giudiziari legati ai procedimenti di riscossione saranno ridotte della metà e prenotate a debito, con possibilità di recupero nei confronti della parte soccombente, a meno che questa non coincida con l’agente della riscossione.

Questa misura mira a rendere il sistema più equo ed efficiente, riducendo i costi complessivi a carico dei contribuenti e garantendo al tempo stesso una maggiore sostenibilità del meccanismo di riscossione.

L’adozione di questo nuovo Testo Unico rappresenta dunque un passo avanti nella modernizzazione del sistema tributario, introducendo regole più chiare, strumenti più efficienti e una maggiore coerenza nell’applicazione delle norme, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei versamenti e delle attività di riscossione fiscale.