“Il taglio delle tasse è uno dei pilastri dell’azione del governo: abbiamo cominciato tagliando le tasse alle famiglie, che erano in una fase di recessione profonda, con gli 80 euro, abbiamo abbattuto il cuneo fiscale, tolto quelle sulla prima casa. Le abbiamo tagliate in modo esteso e continueremo a farlo. Adesso bisogna anche, e sottolineo anche, sostenere le imprese con una minore pressione fiscale”. Lo dice il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, a Radio Anch’io.
“Il taglio di tutte le tasse è uno dei segni distintivi della strategia del governo che continuerà” ma i tagli delle tasse “devono essere credibili e sostenibili”.
“L’economia migliorerà ancora” – I numeri dell’Istat “sono molto positivi, è un quadro nuovo che emerge: c’è crescita dopo molti anni trainata da consumi e investimenti, c’è una finanza pubblica assolutamente sotto controllo nel deficit e nel debito che si è stabilizzato e comincerà a scendere nel 2016. La pressione fiscale scende e tutto ciò produce più lavoro e di migliore qualità, fatto di contratti a tempo indeterminato”, spiega Pier Carlo Padoan.
“L’Italia è uscita da un quadro di grande difficoltà e si avvia, pur in un contesto internazionale difficile, a migliorare continuamente”. Padoan ripete che i tagli di tasse sono “fondamentali” e devono essere “credibili e sostenibili perchè altrimenti non danno il segnale che le tasse si abbattono definitivamente”. Padoan mette poi in luce i tagli fiscali già fatti e l’impegno del governo a “non far scattare le clausole di salvaguardia e l’aumento dell’Iva”. Infine il mercato del lavoro dove è in atto “un cambiamento strutturale positivo”, conclude.
Il pil in crescita dello 0,8% “non basta, non soddisfa me per primo ma la situazione migliorerà”. Inoltre la “pressione fiscale è scesa, l’occupazione migliora, c’è un trend positivo su quella giovanile”. Padoan sottolinea che lo 0,8% è molto vicino alla stima iniziale del governo di 0,9 “giudicata da alcuni come irrealistica”. Secondo il ministro “l’incertezza si sta affievolendo” grazie anche alle “politiche credibili” e il governo sarà in grado di disinnescare le clausole di salvaguardia perchè “la finanza pubblica è sotto controllo”.