La Regione Liguria taglia i contributi straordinari per le fusioni di Comuni a partire da gennaio 2017. È quanto previsto dal collegato alla Legge di Stabilità della Regione Liguria, su cui il CAL – Consiglio delle Autonomie Locali ha espresso oggi parere negativo.
Gestioni Associate: un esempio di taglio dalla Regione Liguria.
Netto il disaccordo di ANCI Liguria per una legge regionale in netta controtendenza con quella nazionale, che prevede invece forme di incentivi a sostegno alle fusioni, in una logica di razionalizzazione delle spese, ottimizzazione delle risorse e miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, a beneficio delle comunità locali.
Fusioni di Comuni: crescono al Nord, al Sud aumentano invece le scissioni.
Ha commentato Michele Malfatti, coordinatore dei Piccoli Comuni di ANCI Liguria:
“La Regione Liguria ha titolo per destinare i contributi a ciò che ritiene politicamente più opportuno promuovere ma cancellare i fondi per le fusioni appare oggi come un atto antistorico. Da parte nostra, non intendiamo in alcun modo forzare in direzione delle fusioni, ma semplicemente garantire ai piccoli Comuni la possibilità di operare una libera scelta nell’ambito di una serie di proposte costruttive e di azioni condivise, nel rispetto delle specificità territoriali”.
ANCI Liguria chiede quindi alla Regione Liguria il ripristino degli stanziamenti previsti per gli eventuali processi di fusione che dovessero realizzarsi sul territorio ed è a disposizione per accompagnare i Comuni che volontariamente decidano di intraprendere questo percorso.
L’articolo 8 bis della L.P. 27 dicembre 2010, n. 27, come modificata dalla L.P. 27 dicembre 2011, n. 18, disciplina le gestioni associate obbligatorie mediante le Comunità. In particolare prevede che i Comuni e le unioni di comuni con popolazione inferiore ai 10000 abitanti esercitino obbligatoriamente in forma associata, mediante le Comunità di appartenenza o accordi tra più Comunità, i compiti e le attività connessi ai servizi e alle funzioni amministrative in materia di entrate, contratti e appalti di lavori servizi e forniture, informatica.Tale disposizione prevede il mantenimento in capo ai Comuni della titolarità delle funzioni da gestire in forma associata e assegna alle Comunità il compito di gestire le medesime funzioni; ciò al fine di salvaguardare l’identità delle collettività locali, garantendo nel contempo le stesse opportunità e livelli minimi di servizio per tutti i cittadini.