Sul fondo di solidarietà comunale 2016, ANCI e Governo hanno deciso di aggiornarsi al prossimo 24 marzo, quando il tema sarà discusso in una apposita riunione. Il rinvio è stato deciso nel corso della riunione straordinaria della Conferenza Stato-Città, in cui Comuni ed esecutivo hanno confermato la volontà di arrivare ad un accordo “condiviso”; da qui l’ulteriore settimana di tempo, che servirà per analizzare in maniera più puntuale il provvedimento.
“Proprio ieri – ha dichiarato a margine della riunione il vicepresidente ANCI e sindaco di Chieti Umberto Di Primio – il presidente Fassino ha scritto una lettera, inviata anche al ministro Alfano, in cui si chiede attenzione sui temi urgenti riguardanti la finanza locale, tra cui appunto il Fondo di solidarietà comunale. Inoltre, abbiamo consegnato al governo una nostra bozza sul Fsc, invitando il governo a valutarla con attenzione”.
Di Primio ha poi espresso “apprezzamento per la disponibilità del governo a risolvere la questione. Da parte nostra auspichiamo che la settimana di tempo ulteriore che ci siamo dati sia decisiva per arrivare ad una proposta condivisa che, per il 2016, assegni al comparto dei Comuni lo stesso ammontare di risorse dello scorso anno per mitigare gli effetti negativi della perequazione dello scorso anno”.
In sostanza, la dotazione del Fondo di solidarietà comunale, a decorrere dal 2016, verrebbe a determinarsi, annualmente, nell’importo di 8.266,1 milioni di euro, assicurata, per un importo pari a 2.768,8 milioni, attraverso una quota dell’imposta municipale propria, di spettanza dei comuni che viene a tal fine versata all’entrata del bilancio dello Stato nei singoli esercizi. Nel ddl di bilancio per il 2016 (A.S. 2112), il Fondo, iscritto sul cap. 1365/Interno, presenta una dotazione di 4.259,3 milioni di euro per il 2016 e di 4.319,3 milioni per gli anni 2017 e 2018. 6 Sono stabiliti nuovi termini per l’emanazione dei D.P.C.M. di riparto del Fondo che vengono fissati al 30 aprile 2016 per il 2016 ed entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento per gli anni 2017 e successivi.
Inoltre, con il DPCM di riparto può essere variata (e non soltanto incrementata, come previsto dal testo vigente) la quota di gettito dell’IMU di spettanza comunale che affluisce al fondo stesso e, corrispondentemente, rideterminata la dotazione del Fondo medesimo. Modalità di ripartizione della quota del Fondo da distribuire ai comuni delle regioni a statuto ordinario secondo logiche di tipo perequativo: – È aumentata progressivamente negli anni la percentuale del FSC che viene annualmente accantonata per essere redistribuita tra i comuni sulla base della differenza tra le capacità fiscali e i fabbisogni standard.
Tale quota, dal 20 per cento attuale, viene portata al 30 per cento per l’anno 2016, al 40 per cento per l’anno 2017 e al 55 per cento per l’anno 2018; – Anche per il 2016 la capacità fiscale dei comuni delle RSO è pari all’ammontare complessivo delle risorse nette spettanti ai comuni a titolo di imposta municipale propria (IMU) e di tributo per i servizi indivisibili, ad aliquota standard (TASI all’1 per mille), nonché a titolo di Fondo di solidarietà comunale netto per l’anno 2016. Tale importo corrisponde al 45,8 per cento dell’ammontare complessivo della capacità fiscale.