Il Ministero dell’Interno ha annunciato l’avvio dei pagamenti e la distribuzione del saldo del Fondo di Solidarietà Comunale per l’anno 2024, un’importante fonte di risorse per i Comuni italiani.
La Direzione Centrale per la Finanza Locale del Dipartimento Affari Interni e Territoriali ha confermato l’avvenuta erogazione, che interesserà migliaia di enti locali su tutto il territorio nazionale, comprese le Regioni a Statuto ordinario, Sicilia e Sardegna.
Fondo di Solidarietà Comunale per il 2024, avviati i pagamenti
Complessivamente, il fondo ammonta a oltre 1,96 miliardi di euro, ripartiti tra 5.469 Comuni.
Le risorse, inviate tramite il Sistema SICOGE all’Ufficio di controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze (U.C.B.), saranno accreditate ai destinatari dalla Banca d’Italia. Questa operazione rappresenta un passo significativo per il sostegno finanziario ai bilanci comunali, contribuendo alla gestione dei servizi pubblici e delle iniziative locali.
Non tutti i Comuni potranno accedere immediatamente ai fondi del Fondo di Solidarietà Comunale 2024. Il Dipartimento Affari Interni e Territoriali ha precisato che il saldo sarà sospeso per quegli enti che non rispettano specifiche disposizioni normative in tema di trasparenza e gestione contabile.
Pagamento sospeso per i quali Comuni?
Questo stop temporaneo si applica, in particolare, alle municipalità che non hanno che non hanno ancora caricato i propri documenti contabili sulla Banca Dati delle Pubbliche Amministrazioni (BDAP).
La BDAP, istituita per migliorare la trasparenza finanziaria degli enti locali, raccoglie i dati contabili e di bilancio delle amministrazioni italiane, permettendo al Ministero dell’Economia e delle Finanze di monitorare la situazione finanziaria di ogni ente e garantire un uso ottimale delle risorse pubbliche. L’obbligo di trasmettere questi dati è sancito dall’articolo 161, comma 3, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, meglio conosciuto come Testo Unico degli Enti Locali, che impone agli enti locali di adottare norme contabili precise per permettere il monitoraggio delle risorse pubbliche.
Successivi aggiornamenti hanno reso ancora più stringenti questi obblighi di trasparenza: il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 12 maggio 2016 ha, infatti, rafforzato il dovere di comunicazione contabile. In aggiunta, le normative introdotte dal decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216 e dagli accordi presi nella Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali (in particolare quelli del 16 dicembre 2014 e 23 novembre 2017) hanno previsto il questionario SOSE, uno strumento finalizzato alla raccolta di dati statistici ed economici per analizzare le capacità fiscali e i fabbisogni standard dei Comuni italiani. Il mancato completamento di questo questionario può comportare ulteriori penalità e, in alcuni casi, bloccare i finanziamenti.
Erogazioni differite per i Comuni che si adeguano
L’amministrazione centrale assicura comunque che i Comuni inadempienti potranno accedere alle risorse del fondo non appena si metteranno in regola. Il Dipartimento Affari Interni e Territoriali ha previsto erogazioni aggiuntive a intervalli regolari, pensate per garantire che gli enti locali possano ottenere i fondi subito dopo aver completato le procedure necessarie. Questa flessibilità rappresenta un incentivo importante, volto a promuovere la regolarità contabile tra i Comuni e a permettere che i fondi previsti possano essere impiegati rapidamente per finanziare i progetti e i servizi destinati ai cittadini.