In consultazione lo schema di provvedimento dell’Agenzia con le linee guida dedicate a fondi esteri e stabile organizzazione.
In consultazione pubblica fino al 3 novembre le linee guida predisposte dall’Agenzia delle Entrate per dare attuazione alle modifiche introdotte in materia di Investment management exemption (Ime) dalla legge di Bilancio per il 2023.
Nello specifico, si tratta della presunzione legale per effetto della quale, a determinate condizioni, non si configura una stabile organizzazione nel territorio dello Stato di un veicolo di investimento non residente che si avvale di servizi di supporto all’attività di investimento svolti, nello stesso territorio, da altri soggetti.
Fondi esteri e stabile organizzazione, linee guida in consultazione
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023 la disposizione indica la presunzione legale per cui un veicolo di investimento non residente che si avvale di servizi di supporto all’attività di investimento svolti, nello stesso territorio, da altri soggetti non si configura una stabile organizzazione nel territorio dello Stato. Si tratta di una norma che va a modificare l’articolo 162 del TUIR.
La bozza di provvedimento individua le linee guida per l’applicazione delle nuove disposizioni relative alla remunerazione ricevuta per l’attività svolta nel territorio dello Stato dal soggetto residente, oppure dalla stabile organizzazione nel territorio dello Stato del soggetto non residente, che presta servizi nell’ambito di accordi con entità appartenenti allo stesso gruppo.
I soggetti interessati, come abbiamo anticipato, hanno tempo fino al 3 novembre 2023 per inviare le proprie osservazioni e proposte di modifica o di integrazione. Lo scopo della consultazione è permettere alle Entrate di valutare i contributi trasmessi, ai fini di un loro eventuale recepimento nella versione definitiva del provvedimento.
I contributi vanno inviati all’indirizzo di posta elettronica: dc.gci.accordi@agenziaentrate.it
Per garantire un efficiente processo di consolidamento dei diversi contributi, i soggetti interessati sono invitati a seguire lo schema seguente:
- Tematica
- Paragrafo del provvedimento
- Osservazioni
- Contributo
- Finalità.
Una volta terminata la fase della consultazione pubblica, l’Agenzia delle Entrate pubblicherà i commenti pervenuti, con l’esclusione di quelli contenenti una espressa richiesta di non divulgazione.
La bozza di provvedimento in consultazione
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it