familiari-a-caricoRivedere il limite di reddito per i familiari a carico, con particolare attenzione ai nuclei monogenitoriali e alle situazioni di maggior disagio sociale. Lo chiedono alcuni deputati del Pd in una interrogazione a risposta scritta depositata ieri in Commissione Lavoro alla Camera (primo interrogante Marco Di Maio) al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

 

“Sono considerati familiari a carico – ricordano gli interroganti – tutti i componenti del nucleo familiare che sono conviventi con il contribuente e che hanno un reddito inferiore ad euro 2.840,51; ogni contribuente che ha dei familiari a proprio carico può godere di un beneficio fiscale al momento della dichiarazione annuale dei redditi; il limite di reddito per i familiari è di 2.840,51 euro ed è stato adeguato al costo dell’inflazione l’ultima volta nel 1996 dal Ministro Lamberto Dini.

 

Al 1996 ad oggi tale limite non ha subito nessuna variazione sebbene siano passati quasi 20 anni, infatti i 5.500.000 circa di lire dell’epoca sono gli attuali 2.840,51 euro; nel caso di una famiglia in cui il padre è deceduto e il figlio/a minorenne percepisce parte della pensione di reversibilità, che supera di pochissimo il limite dei 2.840,51 euro lordi annui, la madre (che dunque diventa il contribuente con familiare a carico) perde il diritto alla detrazione di circa 800,00 euro annuali e alle agevolazioni sulle spese mediche del figlio/a.”

 

Gli interroganti chiedono pertanto quale sarebbe il costo per l’erario qualora il predetto limite venisse elevato dagli attuali 2840,51 euro a 5.000,00 euro e se il Governo intende rivedere quanto prima il limite di reddito per i familiari a carico, con particolare attenzione ai nuclei monogenitoriali e alle situazioni di maggior disagio sociale.