entratetributarieAncora in crescita i numeri delle entrate tributarie relative al periodo gennaio-ottobre 2017. Sono entrati nelle casse erariali 349.268 milioni di euro che rappresentano un aumento di 2.302 milioni di euro, pari a +0,7%, rispetto allo stesso intervallo temporale del 2016.


 

A contribuire al buon andamento del gettito è certamente l’influsso del contesto economico favorevole a cui si affiancano una serie di interventi normativi che stanno dando i loro frutti sia nel campo delle imposte dirette che indirette, ai quali si aggiungono le entrate da accertamento e controllo. Questi i dati emergenti dal Bollettino delle entrate tributarie, pubblicato sul sito del Dipartimento delle finanze insieme alle relative Appendici statistiche e alla Nota tecnica.

 

Il gettito dell’Irpef e dell’Ires in autoliquidazione, relativo al mese di ottobre, mette in evidenza un incremento di 649 milioni di euro, in recupero, quindi, del calo riscontrato nel mese scorso, derivante dallo slittamento del termine di pagamento da settembre a ottobre. Per quanto riguarda, invece, il minor gettito dell’Iva sugli scambi esteri (-232 milioni di euro), come già accaduto nei mesi di agosto e settembre, occorre evidenziare l’ampliamento dei soggetti interessati allo split payment ai quali è stato permesso di trattenere, a partire da agosto, l’Iva e di riversarla alle scadenze del 16 novembre e del 18 dicembre.

 

Il primato spetta alle imposte dirette

 

In questa speciale classifica riguardante l’afflusso di entrate erariali, ancora una volta, la parte del leone è sostenuta dalle imposte dirette che vantano un gettito complessivo di 187.541 milioni di euro, con una crescita di 243 milioni di euro (+0,1%) rispetto allo stesso periodo del 2016.

 

In crescita le entrate Irpef, pari a 146.798 milioni di euro, con +2.182 milioni di euro corrispondente a +1,5%, dovute essenzialmente all’andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente e da pensione che evidenziano un incremento di 2.171 milioni di euro, equivalente a +1,8%, in linea con la crescita tendenziale dell’occupazione. A supporto dell’andamento positivo del gettito Irpef occorre tener conto dell’effetto degli interventi di alleggerimento del carico tributario che ne riducono la portata, introdotte dalla Legge di bilancio per il 2017, attraverso le quali si è previsto l’aumento delle detrazioni per i pensionati di età inferiore a 75 anni, equiparate a quelle in atto per i pensionati di età pari o superiore ai 75 anni e delle revisioni al regime della tassazione dei premi di produttività.

 

Per quanto riguarda l’Ires si registra una diminuzione di 302 milioni di euro, pari a -1,5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che, però, rappresentano un parziale recupero rispetto al precedente periodo gennaio-settembre. Questo decremento del gettito è dovuto a quei provvedimenti che hanno prodotto un alleggerimento del carico fiscale per le imprese, quali la riduzione dell’aliquota dal 27,5% al 24%, la maggiorazione degli ammortamenti e la maggiore deducibilità della svalutazione delle perdite sui crediti delle banche e delle imprese di assicurazione.

 

Infine va ricordato il contributo del gettito derivante dalla voluntary disclosure che ammonta a 861 milioni di euro.

 

Secondo posto per le imposte indirette

 

A seguire l’apporto delle imposte indirette che ammontano a 161.727 milioni di euro, equivalenti a +1,3% rispetto allo stesso periodo del 2016, con un incremento di 2.059 milioni di euro. Gli introiti derivanti dall’Iva sono di 96.237 milioni di euro, pari a +2.257 milioni di euro (+2,4%) e a questo dato positivo contribuiscono sia l’Iva sugli scambi interni, +0,8%, sia quella sulle importazioni (+16,1%) che registra un incremento di 1.544 milioni di euro. Anche le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) contribuiscono con un incremento di 200 milioni di euro (+1,0%) rispetto allo stesso periodo del 2016. Infine va sottolineato come il canone Tv, che ammonta a 1.610 milioni di euro (+8,6% rispetto a gennaio-ottobre dello scorso anno), nonostante la riduzione dell’imposto da pagare da 100 a 90 euro, conferma gli effetti positivi della modalità di pagamento attraverso la bolletta elettrica.

 

Giochi in calo, entrate da accertamento e controllo in aumento

 

I giochi con un introito di 11.727 milioni di euro evidenziano un gettito complessivamente in diminuzione con un -317 milioni di euro rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Fanno da contraltare, però, le entrate da accertamento e controllo, riguardanti i soli ruoli dei tributi erariali, che ammontano a 9.381 milioni di euro con un andamento positivo rispetto a gennaio-ottobre 2016, pari a +2.278 milioni di euro (+32,1%).