bonus bancomatArriva il Bonus Bancomat, compreso nel piano Draghi, per combattere l’evasione fiscale. Vediamo cos’è, come funziona e chi può richiederlo.


La mossa del Premier Draghi contro l’evasione fiscale è il nuovo Bonus Bancomat.
Dopo aver archiviato il cashback, continua la lotta contro l’evasione fiscale e l’intento di favorire l’uso delle carte di credito.

Vediamo di cosa si tratta, come funziona e chi potrà richiederlo.

Bonus bancomat: cos’è

Il Bonus bancomat arriva per “sostituire” il Bonus cashback, sospeso lo scorso primo luglio.
La nuova agevolazione è stata introdotta nel Decreto Lavoro e Imprese, pubblicato in Gazzetta lo scorso 30 giugno 2021.

Si tratta di una misura, pensata dal governo, per poter evitare il dilagare dell’evasione fiscale, ridurre la circolazione di contante e favorire l’utilizzo dei pagamenti elettronici.
La legge n.106 del 23 luglio 2021 ha introdotto un aumento del credito d’imposta sulle commissioni, che passerà dal 30% al 100%, con l’aggiunta di un rimborso all’esercente.

Si tratta, quindi, di un importo di massimo 160 euro per l’acquisto o il noleggio del Pos, che può essere aumentato ad un massimo di 320 euro, se il commerciante acquista un Pos di ultima generazione.

Bonus bancomat: come funziona

bonus bancomatIl bonus, come detto, riguarderà il credito d’imposta, prevedendo un aumento per le commissioni addebitate all’esercente, dal primo luglio 2021 al 30 giugno 2022.

Le agevolazioni riguarderanno l’acquisto, il noleggio e l’uso del Pos. Il rimborso andrà da un minimo di 160 euro fino ad un massimo di 320 euro (se il Pos acquistato è di ultima generazione).

I parametri che determineranno il bonus saranno gli introiti annui del commerciante e la tipologia di Pos utilizzata.

L’agevolazione riguarderà:

  • Il 70% della spesa in caso di ricavi entro i 200mila euro;
  • Il 40% per i ricavi dai 200mila euro ad un milione;
  • 10% per i ricavi tra uno e cinque milioni.

Nel caso, invece, si tratti di un Pos di ultima generazione, le agevolazioni saranno maggiori:

  • Il 100% per introiti fino a 200’000 euro;
  • 70% per introiti tra 200’000 euro e un milione di euro;
  • Il 40% per introiti da un milione a cinque milioni.

Il credito d’imposta sarà riconosciuto agli esercenti per tutte le commissioni pagate con bancomat, carte di credito prepagate e tutti gli altri strumenti di pagamento tracciabili.

Bonus bancomat: chi può richiederlo

A differenza del precedente Bonus cashback, il Bonus bancomat sarà indirizzato ai commercianti e agli esercenti, al posto dei consumatori.

L’incentivo è indirizzato a tutti i soggetti esercenti di attività d’impresa, arte o professioni, titolari di partita Iva, che erogano beni o servizi ai consumatori finali e che acquistano, noleggiano o utilizzano il Pos.

C’è, però, una clausola che esclude dai beneficiari i titolari di partita Iva che guadagnano più di 5 milioni di euro l’anno.

Bonus bancomat: come richiederlo

Per il Bonus bancomat non esiste ancora una modalità di richiesta precisa, al contrario del precedente Bonus cashback.

Non ci sono app o portali per richiederlo, ma sarà possibile fare richiesta al momento della dichiarazione dei redditi. Il commerciante dovrà inviare all’Agenzia delle Entrate i documenti che attestino le spese di utilizzo, noleggio o acquisto del Pos e i ricavi annui.

Il bonus ottenuto potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione della spesa sostenuta per l’acquisto del Pos.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it