Bollette a 28 giorni e rimborsi: TAR conferma l’interpretazione dell’AGCOM e accelera il processo di rimborso. Ecco le ultime novità.
Il Tar del Lazio con ordinanza cautelare del 2 novembre 2018, ha confermato l’interpretazione giuridica della vicenda ‘fatturazione a 28 giorni’ data dall’Autorità garante delle telecomunicazioni, che a giugno 2017 aveva imposto alle maggiori compagnie telefoniche di ritornare alla fatturazione mensile eliminando quella a 28 giorni.
Una decisione che il T.A.R., con precedenti pronunce, ha ritenuto corretta e legittima. La delibera n. 269/18/CONS ha poi individuato al 31 dicembre il nuovo termine entro il quale le società dovranno ottemperare a quanto richiesto nei provvedimenti di diffida.
Pertanto, entro il 31 dicembre 2018 Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb devono rimborsare gli utenti per ogni giorno eroso (illegittimamente) con le bollette a 28 giorni, anche in più fatture.
Questo, come denuncia Altroconsumo, è un problema che riguarda milioni di consumatori: fino a 12 milioni di utenti di linea fissa e 60 milioni di utenti di telefonia mobile, infatti, con le fatture a 28 giorni hanno pagato un mese in più all’anno. 13 miliardi di euro il valore di mercato in gioco.
Come abbiamo riportato in un precedente articolo, il calcolo dello sconto avverrà sulla base del numero dei giorni oggetto della rimodulazione, sottraendo un numero di giorni pari a quelli erosi, mese dopo mese, con il sistema di pagamento bollette a 28 giorni.
Ad esempio, una fattura decorrente dal 23 giugno avrebbe dovuto coprire il periodo fino al 22 luglio successivo. Invece, applicando il calcolo quadrisettimanale, il periodo fatturato si sarebbe fermato al 20 luglio, con una erosione pari a 2 giorni.
Il successivo periodo di decorrenza avrebbe dovuto essere quello dal 23 luglio al 22 agosto. Invece, sempre in base al calcolo quadrisettimanale, la decorrenza avrebbe riguardato il periodo dal 21 luglio al 17 agosto, con una erosione di 3 giorni sul singolo ciclo di fatturazione e di 5 sul totale dei due cicli di fatturazione. E così via.