Boom di agenzie a supporto dei consumatori indebitati. Attenti a non cadere nelle mani sbagliate, meglio rivolgersi ai canali istituzionali?
Ultimamente notiamo e ci viene segnalato, un proliferare di agenzie che si occupano della difesa dei debitori e promettono di aiutare il cittadino ad uscire dalla morsa dei debiti in modo rapido e indolore.
Diffidate soprattutto nel caso in cui promettano di farvi risparmiare fino al 70% per risanare le vostre pendenze con banche e finanziarie, in genere sono procedure con dei costi elevati e nessuno aiuta l’indebitato a costo quasi zero.
Codici vuole allertare i consumatori: non pagate per delle procedure inconcludenti affidandovi a persone di dubbia professionalità che millantano di risolvere i vostri problemi in modo semplice e gratuito. Se avete bisogno di aiuto perché vi trovate in difficoltà, rivolgetevi alle Associazioni dei Consumatori regolarmente iscritte al CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) oppure ad uno studio legale accreditato, oppure ancora ai canali dell’ABF (Arbitro Bancario e Finanziario) o dell’ACF (Arbitro per le Controversie Finanziarie).
L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR), che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. E’ sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia. L’ABF si articola sul territorio nazionale in sette Collegi: Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. La composizione di ciascun Collegio assicura che siano rappresentati gli interessi dei diversi soggetti coinvolti.
Ci si rivolge all’ABF solo dopo aver cercato di risolvere la controversia inviando un reclamo scritto all’intermediario. Gli intermediari che non rispettano le decisioni adottate dall’ABF vengono pubblicati sul sito di quest’ultimo.
L’ACF è anch’esso un modo semplice, veloce, efficace e gratuito a disposizione degli investitori per risolvere controversie con gli intermediari (banche, sim ecc.) senza doversi rivolgere al giudice. L’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), istituito dalla Consob con la delibera n. 19602 del 4 maggio 2016, è uno strumento di risoluzione delle controversie tra investitori “retail” e intermediari per la violazione degli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza che gli intermediari devono rispettare quando prestano servizi di investimento o il servizio di gestione collettiva del risparmio.
Solo i risparmiatori possono fare ricorso all’ACF, per richieste di risarcimento danni non superiori a 500.000 euro.
Assicurano entrambe imparzialità ed indipendenza di giudizio e ovviamente qualora l’investitore non sia soddisfatto si può sempre andare davanti al giudice.
Codici rimane comunque a supporto dei consumatori attraverso i reclami che potete inoltrare al seguente link: http://codici.org/servizi-bancari.html