In che modo è possibile comunicare le proprie coordinate bancarie per l’accredito dei rimborsi fiscali?
Cristiano Rupi
La comunicazione delle coordinate bancarie (o postali) del conto presso cui si vuole ricevere l’accredito dei rimborsi fiscali può essere eseguita presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate o attraverso l’applicazione disponibile sul sito internet. Coloro che sono già registrati ai servizi telematici dell’Agenzia (e, quindi, sono in possesso del codice pin) possono effettuare la richiesta di accredito attraverso il canale Fisconline.
Si ricorda che i dati necessari per erogare i rimborsi sono: il codice Iban (International bank account number) e, per i versamenti internazionali, il codice Bic (Bank identifier code) o Swift. Per aver ulteriori informazioni sui rimborsi fiscali, si rinvia alla sezione dedicata del sito dell’Agenzia.
Le coordinate bancarie sono codici o diciture che permettono di identificare un rapporto di conto corrente esistente presso un istituto bancario. Uno dei documenti più chiari per visualizzare i movimenti di conto corrente identificati con le coordinate bancarie è il conto scalare.
A partire dal 1º gennaio 2008, il codice IBAN (International Bank Account Number), ossia la codifica internazionale che identifica ciascun conto bancario utilizzato per i pagamenti transfrontalieri (es. bonifici), viene utilizzato anche per i pagamenti eseguiti in Italia, al posto delle tradizionali coordinate bancarie (codici ABI e CAB e numero di conto corrente). Il cambiamento è legato all’istituzione dell’Area unica dei pagamenti in euro (SEPA): un’area geografica che comprende i Paesi della zona euro, più i restanti Paesi dell’Unione europea, più i Paesi dell’EFTA (Associazione europea di libero scambio), più il Principato di Monaco, dove è possibile utilizzare la moneta unica europea per i pagamenti elettronici.