Scade il termine per la presentazione, da parte delle Imprese assegnatarie, del voucher digitalizzazione PMI 2019: oggi si chiude, ecco cosa occorre sapere per le ultime ore di procedura.
Dopo la proroga disposta dal Ministero dello Sviluppo Economico, con il decreto direttoriale 14 marzo 2019, le imprese assegnatarie del voucher digitalizzazione hanno tempo fino alle ore 17:00 del 28 marzo 2019 per inviare la richiesta di erogazione del contributo ottenuto.
Che cos’è il Voucher Digitalizzazione PMI 2019?
Il Voucher Digitalizzazione delle PMI è una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Il voucher è utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:
- migliorare l’efficienza aziendale;
- modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
- sviluppare soluzioni di e-commerce;
- fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
- realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
La procedura in breve
Alla richiesta di erogazione devono essere allegati (in formato elettronico) i titoli di spesa. E le (fatture di acquisto) connessi al progetto di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. Che devono riportare la dicitura:
«Spesa di euro … dichiarata per l’erogazione del Voucher di cui al D.M. 23 settembre 2014».
È inoltre obbligatorio allegare gli estratti del conto corrente dal quale risultino i pagamenti connessi alla realizzazione del progetto agevolato.
In materia di rendicontazione spese, infine, i pagamenti dei titoli di spesa devono essere effettuati attraverso modalità che consentano la loro piena tracciabilità. E la loro riconducibilità ai titoli di spesa a cui si riferiscono, con il tutto fatto secondo quanto stabilito dall’articolo 6 del decreto direttoriale 24 ottobre 2017.
Per maggiori informazioni potete consultare il nostro approfondimento.