Preoccupazione in Europa per una parte delle dosi che ha causato dei problemi dopo le somministrazioni: anche in Italia arriva lo stop.
Ulteriori aggiornamenti sulla situazione legata al vaccino Astrazeneca, adesso sospeso del tutto in Italia.
Infatti oltre ai ritardi nella distribuzione arriva anche un altro inaspettato contrattempo: sospeso in alcuni paesi dell’Europa e in Italia la distribuzione del Vaccino Astrazeneca.
Nello specifico l’EMA ha deciso per la sospensione dell’inoculazione del vaccino distribuito in 17 Paesi europei, e adesso già bloccato da 5 di questi.
Scopriamo quali sono state le ragioni che hanno portato a questa decisione.
Vaccino Astrazeneca sospeso in alcuni paesi europei
Il caso è scoppiato nelle ultime ore, dopo che in Danimarca si sono verificati diversi casi di trombosi e problemi di circolazione in persone appena vaccinate.
A seguito di questi eventi il vaccino è stato sospeso in via precauzionale anche da Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo.
Il ministro della Salute danese, Magnus Heunicke ha comunque precisato, su Twitter, che non è ancora chiaro se tali problemi sono legati al vaccino.
«Mettere in pausa uno dei vaccini non è una decisione facile. Ma proprio perché vacciniamo così tanto, dobbiamo anche rispondere con tempestività quando si è a conoscenza di possibili gravi effetti collaterali. Dobbiamo chiarire questo aspetto prima di poter continuare a utilizzare il vaccino di AstraZeneca».
E in Italia?
Preoccupazione anche nel nostro paese a seguito di alcuni casi sospetti molto simili a quelli verificati nei paesi sopra citati.
In particolare un caso di questo tipo, ma ancora sotto verifica, sarebbe stato registrato in Sicilia. Un militare in servizio ad Augusta (SR) si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto a cui fa riferimento l’Aifa ed il giorno dopo avrebbe avuto un infarto.
Sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia.
Inoltre è anche scoppiata la polemica attorno ad alcune vaccinazioni al Censer di Rovigo lo scorso 8 Marzo : alcuni insegnanti infatti, a distanza di poche ore dalla vaccinazione, hanno registrato sintomi estremamente forti di febbre a volte alta, con brividi e dolori alle ossa anche per tre giorni.
La nota dell’AIFA
A seguito di questi eventi in Europa e sul territorio nazionale l’Aifa ha deciso di estendere la sospensione del vaccino in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale.
Anche l’Agenzia Italiana del Farmaco, pertanto, ha temporaneamente congelato parte della diffusione del vaccino Astrazeneca anche nel nostro paese.
Magrini (Aifa): stop per precauzione ma il vaccino è sicuro
“C’è stata una sospensione perché diversi paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno preferito sospendere in presenza di alcuni recentissimi e pochissimi casi di eventi avversi in donne e giovani, e ciò ha suggerito uno stop di verifiche prima di ripartire.A giorni attendiamo EMA e poi vedremo meglio i numeri che saranno analizzati nei prossimi giorni”.
“Chi ha già fatto il vaccino può e deve restare sicuro. Io mi sento di dire il vaccino è sicuro, anche avendo rivisto tutti i dati“.
Sospeso già un lotto di vaccino nei giorni scorsi
L’AIFA ricordiamo aveva già nei giorni scorsi deciso di sospendere un lotto specifico del vaccino, in accordo con l’EMA.
In una nota diramata aveva comunicato che:
“A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea”.
L’Agenzia inoltre
“sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. Aifa comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Titolo fuorviante. Scrivete piuttosto che là farmacovigilanza funziona egregiamente. Non c’è alcuna prova, per il momento, che gli eventi avversi siano dovuti al vaccino.