Nei prossimi giorni molti ricorrenti potranno già immatricolarsi in Medicina nella sede scelta. Questo a seguito della riammissione degli esclusi che avevano presentato ricorso. Ma di cosa si tratta nello specifico? E chi è stato riammesso?
Test di Medicina: esclusi ammessi dal Consiglio di Stato. Perché è stata presa questa decisione? Perché nell’anno accademico 2019/2020 il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Salute hanno aumentato i posti a disposizione per poter entrare.
E in totale si tratta di 1600 posti in più.
I giudici amministrativi hanno disposto infatti l’ampliamento delle immatricolazioni anche per chi aveva proposto ricorso.
Ma attenzione: a quale test di medicina nello specifico (qui i risultati di quest’anno) si riferisce la decisione?
Scopriamolo.
Test di Medicina: esclusi ammessi dal Consiglio di Stato
In buona sostanza i giudici amministrativi hanno disposto l’ampliamento dei posti anche per chi aveva proposto ricorso collettivo nel 2017, che adesso potrà dunque immatricolarsi a Medicina.
La decisione del Consiglio di Stato, nello specifico, è contestualizzata dai giudici per la questione dell’ampliamento dei posti.
In base a tale presupposto per i giudici ciò equivale a dire che le Università avevano la possibilità di farlo anche l’anno scorso o due anni fa. E quindi il ricorso degli esclusi del 2007 è valido.
Vi è notizia dell’aumento di circa 1.600 posti complessivi: tale aumento, sia pur disposto per l’anno accademico 2019/2020, non solo è indice del sottodimensionamento dei posti fin qui disponibili nell’offerta formativa, ma sembra anche essere più aderente ai prevedibili bisogni sanitari futuri.
Dunque, secondo il principio indicato dal Consiglio di Stato, ci potrebbero essere in tutto 1600 in posti disponibili in più per i candidati del 2018, e altrettanti per il 2017. L’8 ottobre il Consiglio di Stato ha dato ragione a 250 studenti esclusi dalla facoltà di Medicina nel 2018.
I giudici, poi, nel prendere questa decisione che sicuramente farà storia, hanno considerato anche il fatto che la sanità italiana sta attraversando un periodo di carenza di personale medico.
La prima istanza accolta riguarda i primi 40 ricorrenti.
A vincere il ricorso e a rendere nota la notizia è stato in primis lo Studio legale Leone-Fell.