Chi avesse pensato di prendere un taxi a Capodanno, trovandosi in centro e volendo così evitare di prendere la propria auto in seguito al brindisi o per evitare di ritrovarsi nel traffico delle prime luci dell’alba, ha avuto un’amara sorpresa.
Impossibile trovare un taxi nella Capitale, attesa infinita anche al telefono per chi ha chiamato “Radio taxi” esaurendo così il proprio credito telefonico.
Non ci pare un servizio degno di una Capitale europea né per i cittadini italiani, tanto meno per i numerosi turisti che rimangono sconcertati dal servizio offerto.
Tanto più che, a chi è stato più fortunato ed è riuscito ad individuarne uno, approfittando della rarità dello stesso, il tassista ha offerto di prendere o lasciare, ovvero: tassametro palesemente spento e corsa a prezzo fissato arbitrariamente a 25€ per ricoprire un tratto brevissimo nel centro della città. Non osiamo immaginare la cifra per arrivare all’aeroporto o ricoprire tratti più lunghi.
Prendere o lasciare quindi, senza alcuna possibilità di scelta, o paghi la cifra da me imposta o rimani a piedi.
Ebbene ci chiediamo, si può essere ostaggio di una lobby in questo modo e quale tutela per il consumatore che si ritrova in una Capitale europea come Roma? Parrebbe assente o quantomeno molto debole.
Si monitori la professionalità e correttezza di alcune persone della categoria, ovviamente non generalizziamo, anche perché l’alternativa quale sarebbe?
La sentenza appare lapidaria: aspettare l’autobus la notte di Capodanno.