strage-mestre-procura-indagatiLa Procura di Venezia vuole vederci chiaro e prosegue senza sosta per scoprire la verità che sta dietro alla Strage del pullman di Mestre: ecco chi sono i primi indagati.


Si tratta dell’ormai tristemente noto tragico incidente stradale, che ha coinvolto un autobus della società La Linea, che prestava servizio navetta tra Venezia e il campeggio Hu di Marghera.

Il pullman è precipitato da un cavalcavia di Mestre da un’altezza di oltre dieci metri, causando la perdita di 21 vite umane provenienti da sette diversi Paesi e ferendo altre 15 persone.

Apertura dell’inchiesta

Il giorno successivo all’incidente, la procura di Venezia ha aperto un’indagine contro soggetti sconosciuti per omicidio stradale colposo plurimo.

E adesso emergono nuovi dati: di recente, sono stati infatti consegnati i primi tre avvisi di garanzia in relazione all’inchiesta.

Questi avvisi di garanzia sono stati emessi in preparazione per una perizia tecnica che la procura ha ritenuto irripetibile. Questa fase iniziale dell’inchiesta si è concentrata sul guard rail del cavalcavia, al fine di determinare se fosse conforme alle normative vigenti e quale ruolo abbia potuto avere nell’incidente.

Strage di Mestre, ecco gli indagati dalla Procura

Secondo quanto riportato da “Il Gazzettino,” i soggetti coinvolti in questi avvisi di garanzia includono l’amministratore delegato della società “La Linea,” che era proprietaria dell’autobus, nonché due funzionari del Comune di Venezia: il dirigente del settore Viabilità e mobilità per la terraferma e il dirigente del settore Manutenzione viabilità stradale.

Ulteriori indagini in corso

L’inchiesta in corso si è sviluppata probabilmente ulteriormente, con la previsione di ulteriori perizie irripetibili. Queste hanno incluso l’analisi della scatola nera dell’autobus, che ha registrato le immagini provenienti da tre telecamere a bordo: una posta anteriormente all’esterno dell’autobus e due interne rivolte ai passeggeri.

Inoltre, sono state completate le indagini sull’autopsia del conducente dell’autobus. Inizialmente, sembra essere esclusa l’ipotesi di un improvviso malore del conducente, ma resta ancora allo studio l’ipotesi di un possibile guasto meccanico, tenuto conto della mancanza di segni di frenata lungo il cavalcavia di Mestre.

Tuttavia, si deve sottolineare che questi sono risultati preliminari, e l’inchiesta è continuata con ulteriori accertamenti, compreso un importante esame che è stato programmato per la prossima settimana, il cui esito sarà fondamentale per la conclusione dell’indagine.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it