A partire dal 2025, come annunciato da Agcom, lo Spid diventerà obbligatorio per usufruire di alcuni servizi, come il gioco d’azzardo e i siti porno.


Per poter attuare alcune disposizioni contenute nel decreto Caivano, l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha stabilito nuove linee guida per quanto riguarda i contenuti potenzialmente dannosi.

Per proteggere e tutelare i minori, infatti, sarà richiesta l’obbligatorietà dello Spid per accedere ad alcuni siti, come quelli con contenuti pornografici e quelli riguardanti il gioco d’azzardo.

L’Italia, in questo modo, si allinea alle direttive europee. Il Digital Services Act, infatti, impone già l’obbligo di verificare l’età per proteggere gli under 18 e sta per emanare linee guida più specifiche.

Ecco le novità.

Spid obbligatorio per siti porno e gioco d’azzardo: le novità dell’Agcom dal 2025

Lo scorso 24 settembre, l’Agcom ha approvato un regolamento, che fissa nuove regole per accertare l’età anagrafica degli utenti sul web.
Il testo è stato stilato con la collaborazione di diverse associazioni di consumatori e del Garante della Privacy.

Tra le novità contenute nel nuovo testo, c’è il controllo di verificare l’obbligo della maggiore età per accedere a piattaforme e siti con contenuti pornografici e quelli relativi alle scommesse e al gioco d’azzardo.
L’obbligo sarà garantito e monitorato con l’utilizzo dello Spid per accedere a questa tipologia di siti.

Ad oggi, invece, la verifica viene fatta cliccando semplicemente su una casella, al momento dell’accesso o della registrazione. Un “controllo” che appare piuttosto fragile e facilmente aggirabile. Con lo Spid, invece, si avrà la sicurezza della maggiore età degli utenti, tutelando i minori da contenuti che potrebbero essere dannosi per loro.

Il sistema si poggerà comunque su un “doppio anonimato”. Questo significa che i fornitori di servizi non avranno accesso ai dati personali degli utenti, né sapranno a quali contenuti stanno cercando di accedere.

L’obiettivo è garantire la massima privacy, bilanciando il dovere di tutelare i minori.

Non solo lo Spid

Per verificare l’età, sarà possibile utilizzare lo Spid, ma non solo.
L’Agcom ha infatti fornito linee guida flessibili, consentendo agli utenti di scegliere il metodo più adatto, purché rispetti rigorosi standard di privacy e sicurezza.

Tra le opzioni ci sono la Carta d’Identità Elettronica e il futuro IT Wallet.
Inoltre, le piattaforme potranno sviluppare app o altri sistemi di autenticazione personalizzati, sempre nel rispetto delle normative.

L’importante è che l’età dell’utente sia verificata in maniera attenta, prima di accedere a contenuti potenzialmente dannosi, come quelli a sfondo sessuale, i giochi d’azzardo o le scommesse.