Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un disegno di legge che introduce interventi a sostegno della competitività dei capitali.
Il testo costituisce una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l’azionariato della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali.
Ecco quali sono tutte le novità.
Sostegno competitività dei capitali: le novità nel decreto del Consiglio dei Ministri
Il disegno di legge, in particolare:
- semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione
- riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi
- estende la classificazione di “piccole e medie imprese” emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro
- riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi
- e infine modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.
In tema di redazione del bilancio si prevede la facoltà, per le società aventi azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali. Per facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati è estesa la qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati. Si estende anche la possibilità di accedere allo strumento “Patrimonio rilancio”, costituito da Cassa Depositi e Prestiti, alle società nate da fusioni o scissioni ma con bilanci certificati e alle imprese che non abbiamo subito sanzioni o sentenze di condanna.
Infine, sono introdotte norme innovative in materia di svolgimento delle assemblee di società per azioni quotate, di esercizio dei diritti di voto plurimo e di flottante.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it