I lavoratori e le lavoratrici del settore rifiuti, incrociano le braccia per il secondo giorno consecutivo. Secondo le sigle sindacali: “Nuova straordinaria riuscita dello sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell’igiene ambientale. Nella seconda giornata di astensione, promossa per il rinnovo di un contratto scaduto da oltre due anni e mezzo, dopo quella del 30 maggio scorso, le adesioni allo sciopero registrano ancora una volta una media sul territorio nazionale di oltre il 90%, insieme ad una partecipazione molto forte ai presidi e alle manifestazioni in programma in tutti i territori”.
Si tratterebbe di una nuova risposta da parte dei del settore a Utilitalia, Assoambiente e a tutte le imprese del comparto. Le percentuali di adesione allo sciopero sono altissime, con un andamento omogeneo in tutto il paese, così come in tutte le aziende, grandi e piccole. Un messaggio preciso inviato alle controparti le sigle sindacali e i lavoratori mobilitati chiedono il rinnovo del contratto. Le questioni aperte riguardano principalmente il tema salariale, e la richiesta di un adeguato aumento. Le sigle Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel, esprimono chiare le loro posizioni in un comunicato congiunto.
Prosegue il sindacato: “I dipendenti non sono in vendita, ma pretendono risposte certe sul fronte dei diritti e delle tutele, a partire dall’introduzione della clausola sociale nei cambi di appalto per arrivare all’introduzione di previsioni certe sul fronte della salute e della sicurezza. Punti sui quali non faremo un passo indietro. Vogliamo lanciare un messaggio ai cittadini: questa forma di protesta alla quale siamo costretti è anche per loro. Vogliamo migliorare il servizio offerto ai cittadini, per questo chiediamo un rinnovo del contratto che metta insieme il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e che miri alla qualità e all’efficienza dei servizi offerti. Ci mettiamo in gioco e chiediamo alle imprese di farlo, tagliando sprechi, ma puntando sui diritti e sulle tutele saremo e siamo inflessibili. Andremo avanti ancora nelle prossime ore: la mobilitazione non si ferma senza un passo indietro da parte delle controparti”.