Salvini contro la scorta a Saviano, è bufera: revocare la scorta a Saviano? Ecco cosa ha affermato il Ministro dell’Interno. E scoppia subito la polemica.
Revocare la scorta a Saviano? “Saranno le istituzioni competenti a stabilire se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero”. Comunque, “quello di Saviano e’ l’ultimo dei miei problemi. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite di Agora’ su Rai Tre.
ROSATO: SALVINI ARROGANTE USA MINISTERO PER CAMPAGNE PERSONALI
“Minacce inaccettabili per un uomo che ha contribuito a far luce su un sistema criminale pervasivo e pericoloso. Salvini continua ad interpretare il ruolo di ministro in modo arrogante e per le sue campagne personali. La scorta a Saviano, come lui stesso raccontò, non è una concessione ma la protezione che lo Stato deve garantire a chi minacciato per avere combattuto mafia e camorra”. Lo dichiara il vice presidente della Camera Ettore Rosato.
DELRIO: TOLGA A ME LA SCORTA MA LA LASCI A SAVIANO
Se Salvini vuole risparmiare “tolga a me la scorta ma la lasci a Roberto Saviano”. Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio a Rainews24.
CIVATI: SALVINI PESSIMO, VIOLENTO, PERICOLOSO, GIOCA SPORCO
“Pessimo, violento, pericoloso: un ministro dell’Interno che gioca sporco”. Cosi’ Pippo Civati, commenta le parole di Matteo Salvini sulla possibile revisione della scorta a Roberto Saviano.
LA SCORTA DI SAVIANO
Roberto Saviano è sotto scorta dal 13 ottobre del 2006, quando iniziano le minacce di morte da parte dei camorristi del clan dei casalesi, denunciati da lui in un esposto e durante una manifestazione per la legalità a Casal di Principe. Minacce proseguite dopo la pubblicazione di «Gomorra». Nei giorni scorsi Saviano aveva attaccato Salvini, l’aveva definito «crudele, inumano e incapace» e ne aveva paragonato le dichiarazioni alla «retorica del fascismo».