“Il tema del dar conto ai cittadini e alle comunità, sull’azione amministrativa dei sindaci, è vero ed importante. Tuttavia la legge che regola l’obbigo delle relazioni di fine e inizio mandato è confusa, contraddittoria e in parte inattuata. Dobbiamo però cercare di trarre il bene dal male poiché dare conto ai cittadini dei risultati politici, economici e sociali è un interesse che per primo investe i sindaci”. Così il segretario generale della Fondazione Cittalia Pierciro Galeone a margine del convegno organizzato da Anci Lazio sul tema dell’obbligo per i sindaci delle relazioni di inizio e fine mandato.
“Il rendicontare le attività è centrale – ha aggiunto Galeone – ma è un processo che deve perseguire la valorizzazione dell’autonomia locale e non produrre l’ennesimo adempimento burocratico che rischia di legare ulteriormente le mani ai Comuni”.
Nel corso dell’incontro svoltosi nella Sala Conferenze dell’Anci, è intervenuto Donato Limone, ordinario di informatica giuridica e docente di scienza dell’amministrazione digitale all’Unitelma di Roma, che nella ssua relazione ha tracciato gli adempimenti e il contesto normativo previsti dalla legge, formulando, infine, una proposta operativa per eliminare “la ridondanza dei dati e delle relazioni” che la legge presenta.
Scarica la relazione: il sistema delle relazioni di fine ed inizio mandato
FONTE: Anci