Sono vecchi di mezzo secolo, prevedono ancora l’appello nominale, il voto per alzata di mano o con palline bianche e nere. Scandiscono i tempi d’aula su quelli del primo Novecento, quando i parlamentari raggiungevano Roma col treno a vapore. Le leggi d’iniziativa popolare restano al palo e viaggiano, tra mille intoppi, solo i provvedimenti dell’esecutivo.

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