Ecco cosa si legge nel Rapporto Ocse “Pensions at a Glance”, nella scheda sull’Italia.
Rapporto OCSE: l’età per la Pensione in Italia va aumentata? L’Ocse fotografa il sistema italiano (e le sue storture) nel rapporto ‘Pension at Glance’.
E, in base ai dati attuali, lancia il suo monito.
Attenzione però: la fotografia scattata dall’Ocse al sistema pensionistico italiano è riferita ai dati sul 2018, quindi prima dell’introduzione di “Quota 100”.
Rapporto OCSE ed età per la Pensione in Italia
Ma cosa sostiene nello specifico l’ultimo rapporto dell’OCSE?
Nel sistema pensionistico italiano la priorità dovrebbe essere “aumentare l’età effettiva di ritiro dal lavoro” dato che al momento è a 62 anni, di due anni circa inferiore a quella media Ocse e di cinque più bassa rispetto all’età legale di vecchiaia (67).
Quali sono i rischi altrimenti secondo l’OCSE?
L’età in cui lasciamo – e lasceremo – il lavoro è il paradigma dello scontro tra generazioni.
Se non si cambiano le regole attuali di questo passo per un giovane di 22 anni che ha iniziato a lavorare nel 2018, il traguardo della pensione si sposta molto in avanti, a 71 anni. Che è l’età più elevata – in compagnia di Olanda ed Estonia – dopo quella della Danimarca che alzerà l’asticella della pensione a 74 anni.
L’aumento dell’età pensionabile effettiva in Italia pertanto
“dovrebbe essere la priorità, evidenziando la necessità di limitare il pensionamento anticipato agevolato e di applicare debitamente i collegamenti con l’aspettativa di vita”.
L’Ocse, del resto, in più occasioni si è mostrata contraria a “Quota 100”, che – come ha indicato anche nell’Economic Outlook la scorsa settimana – andrebbe abrogata.
Non basta guardare a che età vanno in pensione negli altri paesi, guardiamo quanti servizi in più hanno rispetto a noi e quale è il loro stile di vita rispetto a noi….Si guardano sempre le cose frammentate che fanno comodo a qualcuno ……Quando si guarderà l’insieme di ogni singolo paese allora si potranno fare dei confronti… .