La protesta degli agricoltori è ancora in corso, ma l’UE ha deciso di fare dietrofront per quanto riguarda i pesticidi: ecco cosa succede.
Ieri, 6 febbraio 2024, la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato il ritiro della proposta di regolamento della Commissione europea, in materia di pesticidi.
Intanto, impazza la rivolta degli agricoltori: sono attesi centinaia di trattori, che dovrebbero entrare nella Capitale, a partire da venerdì.
Vediamo nel dettaglio.
Dietrofront UE sui pesticidi: ecco cosa succede
La proposta di regolamento fatta dalla Commissione europea sui pesticidi prevedeva, tra le diverse misure, il taglio del 50% dei pesticidi, entro il 2030, rispetto ai livelli del 2015/2017.
Ma nella giornata di ieri, 6 febbraio 2024, la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato il ritiro della proposta.
Inoltre, ha anche aperto a nuovi sussidi pubblici per chi lavora nelle campagne.
Si tratta di una vera e propria apertura concreta nei confronti degli agricoltori, la cui protesta si protrae da giorni.
La presidente ha detto:
“I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro”.
Ma ha anche ricordato loro che il cammino verso una produzione più sostenibile resta un percorso da cui non si può più tornare indietro:
“Gli agricoltori sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”.
Il problema dei pesticidi in Europa
Col termine “pesticidi” (o fitofarmaci), s’indica un’ampia categoria di prodotti fitosanitari, che si utilizzano per mantenere in buona salute le colture e impedire che queste vengano distrutte da malattie e infestazioni.
Nella categoria rientrano: erbicidi, fungicidi, insetticidi, acaricidi, fitoregolatori e repellenti.
L’utilizzo dei pesticidi viene criticato in riferimento all’inquinamento delle falde acquifere, alla riduzione della fertilità del suolo, alla sparizione degli insetti impollinatori, all’ostacolo per la crescita e la riproduzione naturale delle piante e ai potenziali rischi per la salute umana.
Secondo i dati contenuti nel rapporto WWF del 2022 “Pesticidi: una pandemia silenziosa”, l’Italia è il sesto maggior utilizzatore di pesticidi al mondo, con 114’000 tonnellate l’anno.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it