prossimi scioperi 2023Oltre alle polemiche sulla prossima mobilitazione, che ci sarà il 17 novembre, ecco quali saranno i prossimi scioperi per il 2023.


Lo sciopero del 17 novembre è diventato un vero e proprio caso politico.

Cgil e Uil hanno annunciato che andranno avanti con la mobilitazione, nonostante il Garante degli scioperi. A meno che il Ministro delle Infrastrutture e dei Traporti Matteo Salvini non indichi la precettazione.

A scioperare dovrebbero essere i trasporti (escluso il settore aereo), il pubblico impiego, la scuola, l’igiene ambientale, la nettezza urbana, le lavanderie industriali e le poste.

Lo sciopero sarà di 8 ore o per l’intero turno e sarà fatto per protestare contro la Legge di Bilancio 2024 e le politiche del governo.
Ma gli scioperi non si fermano qui: sono previste, infatti, altre mobilitazioni fino alla fine del 2023. Ecco quali saranno.

Prossimi scioperi 2023: ecco quali saranno

Fino alla fine dell’anno, ci saranno diversi scioperi in vari settori. Dal 17 novembre al 22 dicembre, infatti, saranno diverse le sigle sindacali che incroceranno le braccia per protestare contro la Manovra 2024, i contratti e altre diverse problematiche in varie aree occupazionali.

Ecco la lista dei prossimi scioperi:

  • 20 novembre: sciopero generale in Sicilia;
  • 24 novembre: sciopero di 8 ore o dell’intero turno di lavoro, che interesserà tutti i lavoratori delle Regioni del Nord;
  • 25 novembre: manifestazione nazionale a Roma, in piazza Santi Apostoli, col titolo “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”, con l’obiettivo di incalzare il Governo per migliorare la Legge di Bilancio e chiedere più fondi per sanità, istruzione, enti locali e sbloccare le assunzioni e le stabilizzazioni del precariato;
  • 27 novembre: sciopero generale in Sardegna;
  • 1° dicembre: sciopero di 8 ore o dell’intero turno nelle Regioni del Sud, con l’organizzazione di manifestazioni, presidi, cortei e comizi in ogni capoluogo di provincia e regione;
  • 5 dicembre: giornata di sciopero nazionale contro la Manovra, organizzata dalle sigle sindacali Anaao Assomed e Cimo-Fesmed (settore sanità) e poter richiedere nuove misure per risollevare il Servizio sanitario nazionale;
  • 22 dicembre: incroceranno le braccia, per l’intero turno, 3 milioni di lavoratori dipendenti, occupati nelle imprese del Terziario, Distribuzione e Servizi, della Distribuzione Moderna Organizzata e della Distribuzione Cooperativa.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it