Scade il 31 luglio il termine per la presentazione del modello 770 (ordinario e semplificato) e imprenditori, professionisti e intermediari (banche e società di gestione del risparmio) sono nel caos e chiedono pertanto all’Agenzia delle Entrate una proroga. Si tratta del modello che i sostituti d’imposta devono presentare all’Agenzia delle Entrate comunicando i dati delle certificazioni rilasciate, dell’assistenza fiscale prestata, dei versamenti, dei crediti e delle compensazioni effettuati. I problemi sono quelli che oramai si ripetono ad ogni dichiarazione dei redditi: troppe scadenze ravvicinate e calcoli troppo complicati.

Acconto su risparmio amministrato

Per quanto riguarda il modello 770 ad aggravare la situazione ci sono i dubbi su come indicare l’acconto dell’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato nel modello.

Il calcolo non è affatto banale, visto che lo scorso dicembre gli intermediari finanziari hanno dovuto versare un acconto sull’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato dovuto dai propri clienti, come previsto dall’articolo 2, comma 5 del Dl 30 novembre 2013, n. 133. Tale acconto è scomputabile solo dai versamenti della stessa imposta da effettuare a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo (imposte sostitutive relative a plusvalenze realizzate dai clienti a novembre dell’anno precedente). In caso di eccedenza del versamento effettuato a titolo d’acconto rispetto all’imposta sostitutiva dovuta nell’anno successivo può essere invece scomputata dal versamento dell’acconto da eseguire nello stesso periodo.

Modelli in ritardo

In più, sottolinea il sindacato unitario dei consulenti del lavoro (Ancl):

“Per un ritardo nella preparazione della modulistica dovuto alla Pubblica amministrazione, non c’è il tempo materiale per rispettare le scadenze imposte dalla stessa”.

E più in particolare, avendo l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la modulistica il 19 giugno per il 770 ordinario, il 10 luglio per il 770 semplificato, per Francesco Longobardi, presidente nazionale Ancl:

«Questo ritardo è in palese violazione dello Statuto del contribuente che prevede che la modulistica dichiarativa sia messa a disposizione del contribuente in tempi utili al pari delle informazioni tecniche telematiche poste in tempo reale».

Proroga modello 770

Intermediari e associazioni professionali hanno quindi richiesto che il termine per l’adempimento venga allineato a quello di deposito degli altri modelli dichiarativi con scadenza fissata al 30 settembre 2014. Per il momento però l’Agenzia delle Entrate non si è pronunciata né a favore, né a sfavore della proroga per la presentazione del modello 770 ordinario. La presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, che ha inviato una formale richiesta di proroga al neo direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi., ha dichiarato:

«Avremmo voluto ultimare tutto prima delle ferie di agosto, ma l’ingorgo di scadenze creato dalle altre proroghe fiscali (da noi non richieste) lo impedisce. Ecco perché urge il rinvio al 30 settembre anche per il modello 770 e per il ravvedimento operoso. E ovviamente va comunicato a stretto giro. Saperlo a ridosso della scadenza significherebbe vanificarne gli effetti».

Anche il presidente nazionale Ancl ha inviato inoltre una lettera al Ministero dell’Economia e all’Agenzia per chiedere formalmente la proroga a settembre. Non resta che aspettare per vedere cosa risponderanno Agenzia delle Entrate e Ministero.

FONTE: PMI (www.pmi.it)

AUTORE: Noemi Ricci

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