L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha emesso chiarimenti riguardo all’applicazione del principio di rotazione nei contratti pubblici alla luce del nuovo Codice Appalti.
Attraverso l’Atto del Presidente datato 13 marzo 2024, fasc. n. 5534/2024, l’Autorità ha fornito utili linee guida, analizzando le disposizioni del Decreto Legislativo n. 50 del 2016 e delle relative Linee Guida n. 4, confrontandole con quelle del Decreto Legislativo n. 36 del 2023.
Partendo da un caso specifico, nel quale erano state segnalate alcune criticità sull’applicazione del principio di rotazione, risultano pertanto emanate indicazioni di carattere generale che possono supportare gli addetti ai lavori alle prese con le nuove procedure.
Principio di rotazione nel nuovo Codice Appalti: i chiarimenti dell’Anac
Il nuovo codice (D.Lgs. 36/2023), entrato in vigore il 1° luglio 2023, ha introdotto disposizioni specifiche sul principio di rotazione (articolo 49), sostituendo il D.Lgs. n. 50/2016 abrogato dalla stessa data. Questo nuovo articolo ribadisce l’importanza del principio di rotazione anche per gli appalti sotto soglia, combinando elementi già presenti nel precedente D.Lgs. n. 50/2016 con nuove innovazioni.
In conformità con quanto indicato all’interno delle vecchie Linee Guida n. 4 del D.Lgs. n. 50/2016, l’articolo 49 del D.Lgs. 36/2023 impone il rispetto del principio di rotazione durante l’invito al contraente uscente. Questo per evitare che l’aggiudicatario in uscita, avendo già esperienza della prestazione richiesta tramite il contratto stipulato in precedenza, possa ottenere un vantaggio competitivo sugli altri offerenti.
Tuttavia il nuovo Codice introduce alcune novità: sono infatti approvate alcune deroghe al divieto di riaffidamento al contraente uscente, purché siano soddisfatti determinati requisiti, che includono la struttura del mercato, l’effettiva mancanza di alternative e l’esecuzione accurata del contratto precedente.
Il nuovo codice, pertanto, proibisce il reinvito e il riaffidamento al contraente uscente nel caso di due affidamenti consecutivi della stessa categoria di opere, a meno che non siano presenti questi requisiti specifici indicati dal comma 4 dell’art. 49.
L’Anac sottolinea che il principio di rotazione è fondamentale nel processo di affidamento dei contratti sotto soglia e può essere derogato solo in casi eccezionali e entro i limiti indicati dalla legge.
Infine, per favorire la semplificazione degli affidamenti di importo minimo, l’articolo 49, comma 6 del D.Lgs. 36/2023 ha aumentato il limite per la deroga al principio di rotazione da 1.000 a 5.000 euro, allineandolo al limite stabilito per il ricorso obbligatorio al mercato elettronico della Pubblica amministrazione.
Il testo dell’atto del Presidente Anac
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it