L’Italia sta attraverso un momento di forte crisi economica e di Governo: le richieste di prestiti personali nel 2020 hanno vissuto un momento altalenante.
Dopo una diminuzione, esse sono aumentate (solo nel mese di ottobre scorso), del +4,7% rispetto al periodo precedente. Complice la pandemia del Covid-19, che ha influenzato negativamente sull’occupazione generale.
Secondo quanto riportato nell’analisi effettuata dallo staff di Prestitimag.it, il 2020 è stato un anno totalmente in discesa per il mercato dei prestiti personali. Come per altri settori, la crisi è stata avvertita anche in quello dei finanziamenti.
Più prestiti personali in Italia per i bassi tassi di interesse
Il consumo a credito è stato il mercato più colpito. A causa delle tre mensilità di lockdown in tutta Italia, molta gente ha perso il proprio lavoro e per stare in sicurezza, ha risparmiato sulle cose non essenziali.
Complici i tassi di interesse molto contenuti (record storico), chi ha potuto, ha richiesto finanziamenti personali.
In questi casi è estremamente importante non farsi prendere dal panico, bensì razionalizzare la propria strategia finanziaria e richiedere l’accesso al credito sia qualora si abbiano le opportune condizioni sia in casi di forte necessità.
Questo consentirà di consolidare i propri debiti e approfittare dell’ottenimento di un prestito personale immediato per soddisfare le proprie esigenze, senza usufruire del proprio budget messo da parte. Gli esperti del settore hanno evidenziato alcuni fattori critici accaduti nel 2020:
- Domanda sui prodotti altamente variabile. I finanziamenti nel primo lockdown, sono stati in forte calo, la loro ripresa si è registrata dal mese di maggio.
- I prestiti personali inizialmente hanno subito un leggero rallentamento, la cui richiesta è successivamente aumentata per via dei tassi di interessi più inferiori rispetto ad altri tempi.
- Rallentamento dei mutui ipotecati, la cui risalita si è evidenziata soltanto dal mese di aprile in poi, senza mai raggiungere l’apice delle sue potenzialità.
Tre fattori che hanno sconvolto del tutto il mercato finanziario, in cui nei tempi di pandemia è realmente complesso immaginare un prospetto futuro e a lungo termine.
Quali sono stati i finanziamenti più richiesti in Italia nel 2020?
Abbiamo redatto un elenco dei finanziamenti più richiesti in Italia durante l’anno 2020, nonché lo stesso in cui siamo stati avvolti dalla pandemia del Coronavirus, che ha complicato la situazione finanziaria dell’intero territorio.
- Finanziamento liquidità: in vetta ed in pole position, si trova l’accesso al credito proposto dalle banche in forma non finalizzata. Ciò significa, che l’erogazione economica non vincola l’acquisto diretto di qualsiasi bene.
- Prestiti personali: tra i fortunati che non hanno perso il lavoro, la cessione del quinto è stata l’opzione più diffusa e concessa con maggior semplicità.
- Prestiti Inpdap: i finanziamenti per i dipendenti pubblici sono in cima alla classifica delle maggiori richieste. Dato dal fatto che per via della stabilità economica dei lavoratori, essi abbiano voluto aumentare la loro sicurezza finanziaria.
Tra le stime più confortanti per le banche e drastiche per l’immaginario collettivo economico, vi è quella della garanzia SACE (Sezione speciale per l’Assicurazione del Credito all’Esportazione), secondo cui ci saranno ben 17 miliardi di finanziamenti e 1000 domande per richiederli.
Il 2021 sarà un anno ricco di prestiti per famiglie e privati
Le indagini effettuate dagli esperti finanziari della Facoltà in economia di Milano, SDA Bocconi School of Management e la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF), hanno evidenziato una importante crescita per il 2021 sia per i finanziamenti personali destinati a privati e famiglie che i mutui.
Se le previsioni fossero corrette, entrambi i finanziamenti godranno di una percentuale di richiesta superiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nello specifico si andrà dal +11% fino al +26% per i mutui, mentre le stime per i prestiti personali si aggirano ai 5.000 euro di richiesta.
L’Italia necessita di una ripresa economica non indifferente, il Governo oltre ad aver stanziato fondi per le imprese, dovrà impegnarsi per far sì che il consumo al credito riprenda regolarmente, pur appurando molte accortezze per evitare un crollo del sistema sanitario se il Covid-19 dovesse riprendere piede velocemente.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it