Il Consiglio di Stato, con decreto Presidenziale N. 03903/2016 del 14 Settembre 2016, ha sospeso l’esecutività della Sentenza del TAR del Lazio N.06095/2016 del 24 maggio 2016, che aveva annullato il contributo (da 80 a 200 euro) a carico del cittadino straniero per il rilascio e rinnovo del titolo di soggiorno; ciò in ragione del ricorso precedentemente proposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministeri, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Consiglio di Stato ha quindi fissato nel 13 Ottobre prossimo la data per la trattazione collegiale della istanza cautelare.
Nella circolare diramata dal Ministero dell’Interno (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) a tutte le Questure lo scorso 16 settembre, si invitano le stessa a curare il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno solo laddove sia assolto il pagamento degli importi previsti dall’Art. 5 Comma 2 ter del Testo Unico dell’Immigrazione che disciplina il contributo variabile da 80 a 200 euro. La medesima circolare invita le Questure ad adempiere alla medesima attività di verifica anche laddove le istanze fossero state presentate in data anteriore al 14 settembre ma non fossero ancora state definite.
“Fermo restando il rispetto di quanto decretato dal Consiglio di Stato – sottolinea Matteo Biffoni, Sindaco di Prato e delegato ANCI all’Immigrazione – con questi ultimi sviluppi si viene ulteriormente ad incrementare l’incertezza dei cittadini stranieri che hanno visto in questi ultimi mesi dapprima annullato un contributo, peraltro sempre ritenuto troppo oneroso dall’ANCI, in forma esecutiva in attesa però di una ulteriore imminente passaggio che potrebbe nuovamente annullarlo o confermarlo.”
“Tale incertezza – prosegue Matteo Biffoni – si riflette anche nell’operato di tutte quelle amministrazioni comunali che supportano il cittadino straniero nella predisposizione delle domande di rilascio e rinnovo del titolo di soggiorno e che già dopo l’emissione della sentenza del Tar del Lazio hanno potuto avere indicazioni operative ufficiali da parte del Ministero dell’Interno solo a seguito di una specifica richiesta inoltrata dall’ANCI al Ministero dell’Interno.”
“Monitoreremo – conclude il Sindaco – l’evolversi di questa situazione così delicata nelle prossime settimane, dando tempestivi aggiornamenti ai Comuni che, operando tutti i giorni a diretto contatto con la cittadinanza straniera, vedono in questa incertezza un ostacolo in più ai percorsi di integrazione”.