pianificazione industrialeIl livello di produttività è un fattore chiave all’interno di qualsiasi azienda.

Per “produttività” si intende la produzione di una data quantità di beni in base alle risorse impiegate per la loro realizzazione.

Tanto più elevata sarà la quantità di beni prodotta in una singola “sessione produttiva”, tanto più elevata sarà la produttività del mezzo o dell’individuo impegnato nella concezione dei beni.

Il discorso è particolarmente essenziale, ad esempio, nell’ottica della pianificazione industriale, attraverso la quale un’azienda stabilisce obiettivi di medio o lungo periodo da raggiungere attraverso l’impiego di determinate risorse.

Una pianificazione industriale di qualità è la prassi che influisce più di tutte sulla produttività di un’azienda. Da essa dipendono i risultati commerciali effettivi di una ditta, con tutte le conseguenze del caso: si potranno conseguire obiettivi degni di nota o, al contrario, si andrà in perdita, un’eventualità dovuta a un impiego di risorse maggiore rispetto all’ammontare degli utili.

Da ciò ne deriva che l’ottimizzazione dei processi produttivi dipenderà da un’impeccabile pianificazione industriale.

Giunto a questo punto, ti starai certamente chiedendo cosa si intenda, nel dettaglio, per “pianificazione industriale”, e in che modo funzionino le prassi relative alla pianificazione delle attività dell’industria. Se desideri ottenere maggiori dettagli, continua a leggere il nostro articolo.

Pianificazione industriale: una definizione approfondita

Quando si parla di “pianificazione industriale”, come detto in precedenza, ci si riferisce ai processi relativi alla definizione degli obiettivi aziendali e alla determinazione delle risorse necessarie per il loro perseguimento.

Fine ultimo della pianificazione è quello di consentire all’azienda di sfruttare le proprie risorse al meglio, in modo tale da ottenere i migliori risultati possibili – in termini economici e/o di produttività (due aspetti che, in ogni caso, vanno a braccetto).

Gli obiettivi della pianificazione industriale vengono generalmente prestabiliti tenendo conto delle risorse in possesso dell’azienda stessa: che senso avrebbe fissare degli obiettivi che la ditta non sarebbe in grado di raggiungere?

In ogni caso, va detto che la pianificazione industriale non potrebbe esistere senza un’adeguata attività di previsione, senza la quale, di fatto, non sarebbe minimamente possibile pensare di programmare gli obiettivi che l’azienda sarebbe tenuta a perseguire.

Aspetti fondamentali della pianificazione industriale

Indipendentemente dall’ambito operativo dell’azienda, la pianificazione industriale prevede una serie di step distinti, che gli analisti aziendali ritengono imprescindibili per il buon esito della determinazione dei risultati dell’impresa.

In primo luogo, la pianificazione ha come oggetto un’analisi approfondita dei mercati dell’azienda, con riferimento, in particolare, allo studio della concorrenza. Ciò torna utile per individuare eventuali contesti operativi nei quali investire, aree specifiche che i principali competitor potrebbero ancora aver trascurato.

In secondo luogo, la pianificazione prevede l’individuazione accurata dei punti di forza e di debolezza dell’azienda (attraverso, per esempio, la cosiddetta analisi SWOT): l’obiettivo, in questo caso, è quello di far emergere eventuali punti critici che possano compromettere l’operato della ditta, così da poter intervenire e rafforzare la competitività dell’impresa.

Dopo le prime fasi di analisi, l’azienda procede con una definizione più approfondita degli obiettivi da raggiungere, con particolare riferimento ai mezzi e alle strategie da adottare per il perseguimento degli stessi.

Si entra quindi in una fase di attuazione dei piani strategici: i programmi pianificati dall’azienda iniziano ad essere eseguiti a tutti gli effetti, con gli analisti che si occuperanno di produrre report inerenti ai risultati conseguiti.

Fasi successive e vantaggi pratici della pianificazione industriale

Ottenuti i primi report in merito all’effettiva qualità dei piani attuativi, i pianificatori industriali si occuperanno di procedere con un’analisi approfondita relativa ai test effettuati in una fase precedente.

Analisi simili verranno effettuate tenendo conto dei budget a disposizione dell’azienda, in modo tale da poter intervenire attivamente nel caso in cui vi sia la necessità di procedere con degli scostamenti.

L’ultima fase della pianificazione industriale prevede l’attuazione di eventuali interventi di rettifica per il miglioramento delle prestazioni dell’azienda.

In linea generale, pianificare a livello industriale significa potersi avvantaggiarsi notevolmente nei confronti della concorrenza, purché operazioni simili vengano portate a termine in modo preciso e metodico, avvalendosi di un programma per la pianificazione industriale: analisi, dati e report andranno prodotti con gande frequenza, al fine di permettere una pianificazione più attenta e accurata.

I miglioramenti delle prestazioni della ditta, a fronte dell’ottimizzazione delle strategie produttive, è pressoché certo, ma andrà mantenuto tale a fronte di fasi di studio frequenti, tali da consentire l’individuazione costante dei problemi che investono l’azienda.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it