L’89ª edizione della cerimonia degli Oscar si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles: ecco tutti i vincitori.
Oscar 2017 con gaffe: a causa di una busta sbagliata consegnata a Warren Beatty, l’Oscar per il miglior film è stato assegnato a La La Land ma in realtà era stato vinto da Moonlight. Nella busta c’erano due biglietti: in pratica, nell’altro biglietto c’era scritto “Emma Stone per La La Land”, era una copia che annunciava la vittoria della Stone nella categoria migliore attrice protagonista e Warren Beatty ha letto quel biglietto, uscito per primo dalla busta.
Dunque Moonlight, il film di apertura della Festa del cinema di Roma 2016, fortemente voluto dal suo direttore artistico Antonio Monda, ha vinto l’Oscar come miglior film. La La Land di Damien Chazelle, porta comunque a casa sei statuette: poco meno della metà delle 14 nomination che potevano consegnarlo alla storia.
Questi tutti i film premiati all’89ª edizione degli Oscar:
Miglior film
Moonlight
Miglior regia
Damien Chazelle, La la land
Miglior attore protagonista
Casey Affleck, Manchester by the Sea
Miglior attrice protagonista
Emma Stone, La la land
Miglior attore non protagonista
Mahershala Ali, Moonlight
Miglior attrice non protagonista
Viola Davis, Barriere
Miglior sceneggiatura originale
Manchester by the Sea, Kenneth Lonergan
Miglior sceneggiatura non originale
Moonlight, Tarell Alvin
Miglior film in lingua straniera
Il cliente, Iran
Miglior film d’animazione
Zootopia
Miglior montaggio
La battaglia di Hacksaw Ridge
Miglior fotografia
Linus Sandgren, La la land
Miglior montaggio sonoro
Arrival, Sylvain Bellemare
Migliori effetti speciali
Il libro della giungla
Miglior colonna sonora originale
La la land, Justin Hurwitz
Miglior canzone
City of stars, La la land
Miglior documentario
OJ. Made in America
Miglior cortometraggio di animazione
Piper
Miglior cortometraggio documentario
The white helmets
Miglior cortometraggio
Sing
Migliori costumi
Animali fantastici e dove trovarli, Colleen Atwood
Miglior trucco e acconciatura
Suicide squad, Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson