rapporto immobiliareDa oggi è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’edizione 2016 del Rapporto immobiliare residenziale, che si arricchisce di una nuova parte dedicata al mercato delle locazioni a uso abitativo. Anche se si tratta di un primo lavoro sperimentale, offre un quadro conoscitivo sul mondo dell’affitto residenziale ed è destinato ad avere ulteriori sviluppi nei prossimi anni.

 

L’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) amplia così il proprio campo di studio e, proseguendo nel suo intento di contribuire a migliorare l’informazione economica sul mercato immobiliare, esplora una dimensione del settore immobiliare non ancora adeguatamente conosciuta. Non sono mancate difficoltà legate alla trattazione dei dati amministrativi disponibili, come documentato nella nota metodologica allegata al Rapporto.

 

Alla base delle analisi stanno le informazioni provenienti dall’archivio del Registro, che sono state integrate, grazie agli identificativi catastali resi obbligatori nei modelli di registrazione dei contratti di locazione dal 2011, con i dati degli archivi catastali e dell’Omi. Un salto di qualità nell’acquisizione delle informazioni è stata reso possibile con l’introduzione del nuovo modello di registrazione (Rli), anche se ciò ha creato una discontinuità nella serie storica, riducendo le possibilità di confronto con gli anni precedenti.

 

Circa il 78% del totale delle nuove locazioni registrate nel 2015 è stato oggetto di indagine. La restante parte degli immobili è stata esclusa a causa dell’impossibilità di riscontro negli archivi catastali o per la presenza di valori anomali nei canoni dichiarati. Inoltre, incrociando durata e tipologia contrattuale sono stati individuati ed esaminati quattro segmenti di mercato: l’ordinario transitorio (ORD_T), l’ordinario di lungo periodo (ORD_L), l’agevolato per studenti (AGE_S) e l’agevolato concordato (AGE_C).

 

Complessivamente, le abitazioni locate nel 2015 sono state quasi il 6% dello stock potenzialmente disponibile, a cui corrispondono quasi 4,6 miliardi di euro di canone complessivo, per oltre 75 milioni di metri quadrati di superficie delle abitazioni prese in affitto. La superficie media delle abitazioni locate è pari a circa 92 metri quadrati e il canone annuo medio per unità di superficie è 60,6 €/mq, in calo del 2,3% rispetto al 2014.

 

La composizione del mercato degli affitti residenziali evidenzia che circa il 60% riguarda il segmento dei contratti ordinario di lungo periodo, sia in termini di numero di abitazioni sia di canone complessivo. I segmenti dei contratti ordinari transitori e agevolati a canone concordato rappresentano rispettivamente il 18% e il 20% circa del mercato. I contratti per studenti sono nel 2015 poco più del 2% del totale.

 

Il canone medio annuo per unità di superficie è in calo per tutti i segmenti di mercato e risulta più elevato per i contratti di locazione agevolati per gli studenti (70,7 €/mq) e minimo per i contratti ordinari di lungo periodo (58,7 €/mq). Tra le grandi città, gli affitti più alti si registrano a Milano nel mercato ordinario (131,7 €/mq) e a Roma in quello agevolato (116,4 €/mq). Da segnalare anche le città di Bologna e Firenze per l’elevata incidenza, rispettivamente, dei contratti a canone concordato (Iml 5,6%) e di quelli transitori (Iml 2,6%).