mattarella-marco-d-alberti-corte-costituzionaleIl professor Marco D’Alberti è stato appena nominato dal presidente Mattarella giudice della Corte Costituzionale. Succede in questo ruolo al professor Giuliano Amato.


A darne notizia un comunicato del Quirinale: il decreto di nomina ha ricevuto anche la firma del presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi.

Della nomina del nuovo Giudice Costituzionale il Capo dello Stato ha dato comunicazione al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati e al Presidente della Corte Costituzionale.

Mattarella nomina il professor Marco D’Alberti giudice della Corte Costituzionale

Con il decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in data odierna, si nomina dunque Giudice della Corte Costituzionale, ai sensi dell’art. 135 della Costituzione, il Professor Marco D’Alberti, in sostituzione del Professor Giuliano Amato, il quale cessa dalle sue funzioni di Giudice e di Presidente della Corte Costituzionale il prossimo 18 settembre.

Marco D’Alberti vanta un curriculum di tutto rispetto: professore emerito di Diritto amministrativo alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”, è tra le altre cose, componente del Consiglio superiore della Banca di Italia.

Laureato in giurisprudenza all’Università “La Sapienza”, ha cominciato la sua carriera come assistente in Diritto amministrativo di Massimo Severo Giannini, cattedra che assumerà poi a partire dal 1985 come professore ordinario.

Oltre all’ateneo romano, ha insegnato anche presso le Università di Camerino, di Urbino e alla LUISS.

Ha effettuato ricerche e ha insegnato più volte in Università straniere, tra le quali Cambridge, Harvard, Yale, la Panthéon Assas di Parigi e la Columbia University.

D’Alberti è stato inoltre consigliere del CNEL dal 1995 al 1997 e, nello stesso periodo, componente del Comitato scientifico della CONSOB. Dal 1997 al 2004 è stato componente dell’AGCM.

Presterà giuramento al Presidente della Repubblica il prossimo martedì 20 settembre, al Palazzo del Quirinale.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it